venerdì 12 dicembre 2008

Una giornata perfetta

Non esiste. Partiamo subito dal risultato finale. Non può matematicamente esistere una giornata totalmente perfetta, può andarti tutto benissimo per 24 ore e mentre varchi la soglia di casa pesti una cacca di cane. Non esiste, sono sicura. Ma possiamo farle esistere noi. Come? Abbassando le aspettative forse, o vedendo tutto sotto una luce favorevole. La cacca di cane? Porta fortuna, evviva, meno male che l'ho pestata sennò sta giornata non sarebbe stata il top...

Quando il cielo non è clemente con noi, dobbiamo essere noi clementi con il cielo.

11 dicembre, mattina presto..mi sveglio con un mal di testa pazzesco, tonsille gonfie, intasata come viale Monza a Milano nell'ora di punta...proprio oggi, che devo andare a Lecce a vedere il concerto di Capossela?! Apro la finestra...qui Trieste, tempesta di vento e bora che ti porta...mi sento a pezzi, misuriamo la febbre...37.1.... ok, ce la facciamo...affronto le raffiche e vado a prendere il bus, e ripercorro quella strada che ho fatto per anni, anni e anni...e quando supero Guagnano, e quando vedo la scritta Campi Salentina, mi si stringe il cuore e mi scende una lacrima, la prima e l'ultima, una sola...passare davanti ai cipressi di Campi e versare quella singola lacrima è una tassa dovuta, inevitabile, scontata quasi, oramai mi sono abituata, si va avanti...si affronta la città nonostante il tempaccio, io e Anto ci sentiamo come quelle persone emigrate e tornate a casa dopo 20 anni..."guarda qui, non c'è più quel negozio, ora hanno aperto una pizzeria...hey, qui c'era la rummeria, ora c'è il minimarket"...le città cambiano davvero così tanto, da colpirti gli occhi quasi con violenza, quando sei lontana? e allora perchè non facciamo quasi caso al fatto che le persone che ci sono vicine cambiano di continuo, quotidianamente? strano senso della prospettiva...

Un tuffo senza pinne nel mare del mio passato, questa la sensazione di ieri sera...incontrare persone con cui hai condiviso case, cose, storie, lacrime, sorrisi, bottiglie di vino, vita..e risalire all'ultima volta che vi siete incontrati, 3, 4 anni fa...è strano, tutto strano, ma arriva l'ora ed entriamo a teatro...

Ho visto tanti concerti in vita mia, molto cosiddetti mostri sacri, molti mi hanno lasciato delle emozioni indelebili, molti andavano al di là del semplice concerto, ma quello di ieri...quello di ieri...Vinicio ha messo su uno spettacolo indescrivibile, il mago sui trampoli che annuncia l'inizio dello spettacolo dal megafono, i freaks, le giacche degli aiutanti del circo, il leone più piccolo del mondo, il minotauro, il pianoforte minuscolo su cui suonare "Il paradiso dei calzini"... non si può descrivere, davvero, è da vedere, da vivere, da godere...

Poi dopo 2 ore e 20 minuti di concerto il freddo, il caro vecchio Orient, ancora mille ricordi ad aggredirti con quella violenza un po' tipica dei posti che hai lasciato perchè hai amato talmente tanto da decidere di andartene prima di arrivare ad odiarli...poi stamattina, una telefonata, esame rimandato, al 30 fottuto dicembre...ho immaginato la notte di Natale con il libro di estimo in mano e il cappello con le lucine in testa..non se ne può più, doveva essere un corso, non una piaga...

Si esce, si ritorna in città, si cammina per strade battute eppure nuove...aperitivo, lungo, lunghissimo...una birretta e via eh, e ci ritroviamo a parlare di rugby, del concerto di ieri e ci accorgiamo che sono le 3..."non ci faranno mangiare mai", "dai, proviamo"...e ci va bene, e torniamo a parlare del concerto, io e Anto a fare "una testa tanta" ad Ago che non c'era, a macchinetta, nonostante mal di testa a palla e stanchezza latente...finchè non ho visto Anto guardare di fronte a sè e strabuzzare gli occhi, a bocca aperta..eccchissarammai, penso..poi mi giro e lo vedo lì..che quasi timido chiede dov'è il bagno, che era alle nostre spalle...Vinicio era lì, seduto a pochi metri da noi, probabilmente avrà anche ascoltato le nostre chiacchiere su di lui...esce dal bagno, lo salutiamo, gli facciamo i complimenti e gli chiediamo di autografarci il poster e i biglietti..."sisi, vado a prendere la penna "ce l'abbiamo, eccola" "no, devo prenderne una speciale" e torna al tavolo con un pennarello dorato che solo lui mio dio può andare in giro con una cosa così, e prende una sedia, si siede al tavolo con noi, ci chiede che ne pensavamo del concerto, ci dice quanto gli piaccia il nuovo spettacolo, quant'è bello il Politeama, soddisfatto, con questa voce bassa, che si insinua timida nello stato di trance che aveva travolto tutti e 3, si guarda intorno e dice che lì si sta proprio bene, ci chiede di dove siamo e si stupisce perchè abbiamo fatto 100 km per andare a vederlo, e ci ringrazia, e io gli dico grazie per tutto, da sempre, per questi anni di poesia regalati, e si alza, ci abbraccia, ci bacia, ci saluta e ci dice ancora grazie...e mentre fumavamo una sigaretta fuori per riprendere fiato dopo quell'incontro inaspettato, lui esce per andare via, ci saluta prima di affrontare la pioggia, fa 5 passi, si gira ancora verso di noi e ci fà ciaociaoconmanina, con un sorriso di una dolcezza indescrivibile, e quel colbacco che si allontana nella pioggia mi fa pensare che sì, le ultime 24 ore hanno rappresentato appieno una giornata perfetta, che certe emozioni soffocano tutti i pensieri negativi, che certi incontri a sorpresa ti ripagano di tutti gli affanni di un periodo decisamente NO per me e per le persone a cui voglio bene...facciamo così, vediamola come un preview delle mille cose belle che ci riserva il 2009, perchè sono sicura che ci riserva cose grandiose, ci scommetto..

e come dice Vinicio, fate attenzione a quello che desiderate..capace che poi si avvera... :-)





song of the day "l'uomo vivo" Vinicio Capossela (per farvi capire che spettacolo è stato il concerto...)

giovedì 27 novembre 2008

Smentite


Se ne dicono tante sulla felicità, da sempre...c'è chi dice che è senza limite, viene e va, c'è chi dice che è un attimo, che è una pistola calda, che la felicità è dare senza ricevere nulla in cambio, che è la più grande truffa inventata dal capitalismo, che è una perdita di tempo, che è un'illusione, che è un bicchiere di vino con un panino (:D), ce n'è per tutti i gusti, in positivo e in negativo...la citazione che mi ha sempre incantata però è "La felicità si racconta male, perché non ha parole. Ma si consuma, e nessuno se ne accorge", che la mia labile memoria attribuisce a Dostojevski, appare in due film favolosi, "Anna e le sue sorelle" di Allen e "Jules e Jim" di Truffaut, in entrambi come didascalia, e ho sempre trovato incantevole...ho sempre creduto a questa cosa, come una verità assoluta, come la copertina con cui coprirmi quando le cose andavano male, era la mia consolazione all'incedere triste e lento del corso delle cose...però l'altro giorno ci ripensavo, e mi sono trovata in disaccordo...no, non è vero che la felcità si consuma e non ha parole, non è vero che è astratta, che ci cammina sopra come un'ombra e quando cala il sole non è più con noi...credo che la felicità, per tanti versi, sia tangibile, la felicità puoi toccarla con mano, puoi sentirne il sapore, il profumo, la felicità non è per forza qualcosa di talmente tanto grande e immenso che ti leva il fiato, non è solo l'amore della tua vita, non è solo il batticuore, non è solo trovarsi di fronte ad un quadro strepitoso, a un monumento perfetto, non è solo vincere al superenalotto, non è solo avere tutto quello che si vuole (che poi, detto tra noi, ma chi ce l'ha?)..la felicità è racchiusa, forse un po' nascosta, in tante piccolissime cose...la felicità è un cioccolatino fondente che lasci sciogliere lentamente in bocca, la felicità è vedere di nuovo il sole dopo giorni di pioggia, la felicità è cogliere di sorpresa dei passerotti che mangiano i croccantini del gatto, la felicità è quel miracolo di Dio di Ascanio che quando mi guarda si incanta e mi abbraccia e non vuole più andare via e frigna persino quando lo prende in braccio sua madre, la felicità è dividere cibo cinese e vino con gli amici dopo una giornata veramente, veramente provante in cui l'unica cosa che volevi fare era sbattersi a letto, ma hai preferito uscire, e hai fatto la scelta giusta, la felicità è quando la sera ti appoggi sul cuscino, ti infili sotto il piumone e senti piano piano gli occhi che si chiudono e non ci sono brutti pensieri a farti compagnia, la felicità è avere la quasi certezza che non salterò causa esame il concerto di Vinicio chesonoduemesichec'hoilbigliettoenonstoaspettandoaltro, la felicità è il muso di un gatto che viene a leccarti la faccia e a farti le fusa appena ti svegli, la felicità è progettare un viaggio verso volti amici e amati e pensare "come sarà bello vederti", la felicità è cantare Nutless a squarciagola come se fosse una canzoncina allegra perchè ogni tanto riesce a non farti male, la felicità è guardare sorridendo le foto di una casa colorata che diventerà il tuo nuovo nido...forse sto diventando banale, o forse, essendo io la donna dai due colori, quando le cose mi girano male vedo tutto nero, quando girano bene vedo tutto rosa...ora, non è che stia andando tutto benissimo, ma riesco a compiacermi di una giornata di sole ed è già tanto, e forse la ricompensa del karma, o la ruota che inizia a girare nel verso giusto, è alle porte no?:)


song of the day "get me" Dinosaur Jr.

venerdì 21 novembre 2008

Happiness is real....

Qualcuno mi disse che ci vuole più coraggio a restare che a partire. Non ero d'accordo. Poi è arrivato per me il momento di dimostrare se avevo lo stomaco necessario, se ero in grado di restare, a testa alta, in piedi...e mi è venuta voglia di abbassare la fronte e sedermi...Poco coraggio? Poca forza? Inizialmente la vedevo così..come una sconfitta, come un modo come un altro di gettare la spugna...ammettere di non farcela, di voler ripartire, di non restare coi piedi su questa terra di fronte al mare ma di andare oltre, più in là...poi però ho capito che non tutto era perduto, che questo tempo qui non è stato inutile, sprecato...avevo bisogno di tornare qui...avevo bisogno di riprovare il contatto con questa città, avevo bisogno di provarci, e ci ho provato, davvero, con tutta me stessa, ma non è andata bene, e non so quanta colpa ho io e quanta ne ha "lei", so solo che sono testarda, che se voglio qualcosa, e questo qualcosa è raggiungibile, me lo prendo...se non riesco ad ottenerlo il più delle volte è perchè non era fatto per me (quante storie ci sono in questa frase...), perchè i tempi non erano maturi...come al solito, volevo dire una cosa e ne ho dette mille altre...fatto sta che comunque, in questi giorni, da quando ho deciso di andare via da qui a gennaio, sono felice, mi sento serena come non mi capitava da mesi, mi vedo già proiettata nella mia nuova realtà, con le mie solite mille speranze, con milioni di sogni, con tanta voglia di rimettermi in carreggiata...e consumo il sito di trenitalia per studiare le distanze dai miei amici, e quando vedo 5 ore mi sembrano anche poche, rispetto alle 12 da qui! E penso all'indipendenza che, seppur in parte, ritroverò..una cosa ho capito qui, che non posso vivere in questa casa...che ognuno di noi ha un senso del sacrificio diverso, che non devo sentirmi una merda solo perchè non ho voglia di fare la badante e di chiudere con la vita restando qui a fare nulla, che l'affetto è una cosa ma la propria vita è un'altra, e deve avere la priorità...per un sacco di tempo rispondevo "la vita va così, che dobbiamo fare.." e invece no, la vita la puoi prendere e ribaltare, puoi anzi devi farne quello che vuoi, e forse mi pentirò di questa ennesima partenza ma in questo momento sento che è la cosa giusta...che post cagoso, vabbè, volevo solo dirvi che sono felice, tutto il resto è cagoso :)


song of the day "I'm Free" Rolling Stones

domenica 16 novembre 2008

The world has to know...

Ci sono canzoni che in determinati giorni dicono tutto quello che noi non riusciamo a dire...ci sono canzoni che a volte ci rifiutiamo di ascoltare per mesi perchè pensiamo che ci facciano male, ma poi è bello in un attimo ritrovarle, e pensare "magari tutti gli strazi del mondo avessero questa melodia"...dedicata a tutti quelli che pensano che deve esserci di più che carne e ossa, a quelli che tengono la guardia alta ma che sanno incassare bene i colpi, a quelli che preferiscono non rimettersi in gioco per non perdere ancora una volta, a quelli che hanno un sogno e sanno portarlo avanti contro tutto e tutti, a quelli che in silenzio stanno male ma ti dicono sempre "va tutto bene", a quelli che mentre vedono il cartello con la scritta Milano pensano a me, a quelli che sanno rendersi conto di aver sbagliato, a quelli che non se ne renderanno conto mai, a quelli persi e poi ritrovati, a quelli mai persi, a quelli mai ritrovati, a quelli che conosci da un mese e ti sembra di conoscere da una vita, a quelli che conosci da una vita ma che in realtà non conosci per niente, a quelli che piangono sotto la pioggia, a quelli che avevano smesso di crederci e una mattina si sono svegliati innamorati, a quelli con lo sguardo duro che sembrano non stare mai male ma che hanno cicatrici sottopelle che continuano a bruciare, a quelli che mi hanno lasciato senza una risposta, a quelli a cui non ho mai fatto neanche una domanda, a quelli a cui io devo una risposta, a quelli che non conosco e sanno farmi commuovere, a quelli che conosco e sanno farmi ridere, a quelli che sorridono da una foto, a quelli ancora capaci di non farsi cambiare, a quelli che si incazzano se gli dici grazie e scusa, a quelli che ti mancano anche se li hai scoperti tardi, a quelli che sono felici quando sei felice tu, a quelli che non dicono niente ma sai leggere bene quei silenzi, a quelli che porterò con me ovunque io vada, a tutti, ma a una persona in particolare...tu mi dedichi i disegni che fai tu, io le canzoni che scrivono gli altri, ma la musica, come la poesia, non è di chi la fa, ma di chi ne ha bisogno :-)

song of the day "Take it with me" Tom Waits


Phone's off the hook
No one knows where we are
It's a long time since I
Drank champagne
The ocean is blue
As blue as your eyes
I'm gonna take it with me
When I go

Old long since gone
Now way back when
We lived in Coney Island
Ain't no good thing
Ever dies
I'm gonna take it with me
When I go

Far far away a train
Whistle blows
Wherever you're goin
Wherever you've been
Waving good bye at the end
Of the day
You're up and you're over
And you're far away

Always for you, and
Forever yours
It felt just like the old days
We fell asleep on Beaula's porch
I'm gonna take it with me
When I go

All broken down by
The side of the road
I was never more alive or
Alone
I've worn the faces off
All the cards
I'm gonna take it with me
When I go

Children are playing
At the end of the day
Strangers are singing
On our lawn
It's got to be more
Than flesh and bone
All that you're loved
Is all you own

In a land there's a town
And in that town there's
A house
And in that house
There's a woman
And in that woman
There's a heart I love
I'm gonna take it
With me when I go
I'm gonna take it
With me when I go

mercoledì 12 novembre 2008

Ok....

Deve esserci qualche congiunzione astrale pazzesca in questi giorni...ho appena deciso di sconvolgere di nuovo del tutto la mia vita...l'anno prossimo vado a dormire il 10 novembre sera e mi sveglio il 13 :D

Undici undici

Ci sono risvegli in cui senti l'amaro in bocca, altri in cui senti il miele sulle labbra, ci sono notti in cui il tempo si ferma e altre che corrono così veloce che non riesci a starle dietro, ci sono date, giorni, numeri che per uno strano gioco del destino fanno parte della tua vita e cambiano il corso dei tuoi giorni, per sempre... Ci sono stati tanti 11 novembre, ma gli ultimi 11 hanno avuto un sapore particolare, a volte dolce, a volte aspro, ma tutti hanno un posto irrangiungibile nelle mie memorie...il primo ha dato il via, gli altri si sono presi il loro spazio..c'è stato il San Martino di 10 anni fa, una notte di baci rubati sotto un ulivo alla fioca luce di un falò che si consumava in silenzio e di un'alba che faceva capolino, c'è stato il risveglio del giorno dopo, con la testa che girava e il cuore che batteva forte per la scoperta di quelle sensazioni allora sconosciute, c'è stata la paura e poi la gioia immensa, c'è stato il rituale del festeggiamento, tutti insieme, per tanti anni, tutti insieme ma con un momento tutto mio e suo perchè era il nostro giorno, e poi dopo 7 anni c'è stato un altro risveglio, all'alba, con la valigia pronta e un biglietto di sola andata per Milano, col cuore che batteva ancora più forte forse, con una città e un pezzo di vita che dal treno vedevo allontanarsi sempre più fino a scomparire, ma solo dagli occhi, mai dal cuore...e poi il San Martino di 2 anni fa, col cuore davvero impazzito, con le mani e le gambe che tremavano sulle gradinate di uno stadio mentre vedevo avvicinarsi lui, lui che dopo qualche minuto si allontanava e scompariva, ma solo dagli occhi, mai dal cuore, e la sera a casa di Anto a bere primitivo e mangiare castagne e a pensare che andava benissimo così, che ero felice di avere quegli amici al mio fianco quella sera, e poi quello dell'anno scorso, prima a Viadana, dove ho ri-conosciuto Lara (:D) e ho brindato con alcune delle persone più importanti della mia vita,e poi a Milano da Anto con la Lory, che ieri ho sentito felice come finalmente meritava di essere...ieri era San Martino, l'ennesimo, e chissà perchè la testa si è messa a pensare a tutti quelli che avrei voluto avere affianco ieri..chissà perchè pensiamo sempre a chi non ci ha voluto e quasi mai a chi non abbiamo voluto noi, chissà perchè le persone, quando tornano, sembra che non se ne siano mai andate, chissà perchè ci sono certi autunni che sono più primavera di aprile, chissà perchè quando ti allontani dalle persone che ami ti rendi conto di quanto tempo hai sprecato lontano da loro, sarà l'assenza che mi innamora, come m'innamorò..., sarà che abbiamo preso un sacco di treni ma non ci rendiamo conto di quanti ne abbiamo persi..sarà che quest'estate di San Martino ha due facce, una con l'amaro in bocca e una col miele sulle labbra, senza una ragione particolare, perchè i ricordi, per tenerli vivi, basta tirarli fuori dal cassetto ogni tanto, spolverarli e rimetterli dov'erano, sempre, nel passato, perchè è quello il loro posto, ma non il mio...


song of the day "nothing lasts forever" echo & the bunnymen

domenica 9 novembre 2008

Tu, lei, voi.

Non è sempre facile capire come ci si deve rivolgere a qualcuno con cui si parla per la prima volta...vieni influenzato dall'età di chi hai di fronte, dal suo "grado", dalla formalità o meno dell'incontro..per questo il mio capo l'altro giorno si è rivolto a me con tutti i pronomi possibili e immaginabili...io sorridevo, dentro e fuori, e pensavo che questa scena era un pò ridicola e allo stesso tempo sorridevo perchè una scena così, seria nonostante le apparenze, non mi capitava da mesi ormai..io lì, seduta, vestita di tutto punto, a parlare delle solite noiosissime cose di cui si parla a un colloquio di lavoro, e lui di fronte a me, vestito di tutto punto, a dirmi le solite, noiosissime palle che si dicono a un colloquio di lavoro...quando è finito questo valzer del luogo comune, ci siamo stretti la mano, ci siamo detti "benvenuta", "grazie", mi sono rotolata fuori dalla stanza alla velocità della luce...sto diventando troppo vecchia per sopportare certi stati ansiosi... :)
Non so neanche quanto possa asserire di avere un lavoro visto che per ora pecunia non ne vedo e non ne vedrò per un pò...però avere un impegno, gestibile sì ma comunque quotidiano, aver qualcosa "da studiare", pensare a cosa dire ai clienti, cosa proporre, essere ormai alle strette (mi serve una macchina, e subito), tutte queste cose, non so, non vi nego che mi "suonano" stranissime..e il fatto che tutto ciò sia arrivato proprio in un momento in cui mi stavo quasi rassegnando al fatto che le cose dovevano andare così(ossia male...)... bizzaria della vita, ennesima beffa che ti fa sorridere amaramente...quante volte diciamo che le cose succedono e arrivano quando smettiamo di cercarle? quante volte ci imponiamo di smettere di vivere alla disperata ricerca o attesa di qualcosa perchè così influenziamo negativamente il suo arrivo? possiamo ripetercelo all'infinito, ma staremo sempre lì, pensanti, a cercare di scovare il metodo per far sì che le cose vadano come vogliamo noi...i piccoli passi, le piccole cose, quelle che da qualche mese dicevo agli altri e a me stessa...è tutto un nodo di incroci, se inizia ad andare bene una cosa piano piano iniziano ad andare bene le altre...ora il lavoro (per la cronaca, consulente assicurativo, non ne so nulla ma da quel che ho visto nella prima settimana di pratica è più interessante di quanto pensassi, e poi in questi tempi di magra sarei un'ingrata a lamentarmi se non posso fare la lanciatrice professionista di coriandoli ma mi tocca invece fare un lavoro che organizzo io coi miei orari, con la mia macchina, in cui non ho quasi il dovere di passare in ufficio ma posso vedermela anche da casa studiando le pratiche e il materiale, devo dare conto fondamentalmente a me per la mia busta paga e l'ambiente è comunque giovanile e interessante...insomma, poteva andare peggio no?), di conseguenza la benedetta macchina, poi la casa (anche se "purtroppo" l'ufficio è dietro casa dei miei e la zona che mi verrà assegnata è qui vicino, ma è vicino anche alla città volendo..) e già sarei praticamente "a posto" ... poi tutto si vedrà col tempo, devo ancora entrare bene nell'ottica di tutto, ma posso ritenermi soddisfatta, da qualche parte dovevo iniziare no? e comunque questo post è per ringraziare tutti voi per il sostegno...grazie di cuore, davvero....



song of the day "finest worksong" R.E.M. :D

sabato 25 ottobre 2008

Karma on/off

Chissà cosa pensava John Lennon quando ha scritto Istant Karma (e questa risposta me la possono dare due persone, quella scimmia di Yoko Ono oppure Saretta, confido nella seconda :D), però a me il titolo di questa canzone ha fatto sempre sorridere...immaginavo una pubblicità stile sixties di questa bustina di bibita istantanea (in Romania esistevano addirittura quelle della Fanta oltre che del cappuccino in tutte le salse) e il tizio che diceva qualcosa tipo "Bevi ogni giorno una dose di Karma e la vita ti sorriderà!" ... vabbè, è che io al Karma ci credo da un bel pò di tempo..male non fare, paura non avere dicono quelli saggi che sanno evitare i problemi nella vita...beh, non è mai stata una mia specialità quest'ultima, mi vengono meglio le torte e le miste per i cocktail, però per lo meno cerco sempre di evitare di far male alla gente, non tanto per la punizione che in quel caso il karma ti rovescia addosso ma proprio perchè fondamentalmente, anche se troverò sicuramente gente non d'accordo, sono una persona buona, buona al limite del fesso, e non mi piace dare sofferenze inutili alle persone...TUTTAVIA...
C'è un tuttavia, come prevedibile..e vabbè, nessuno è perfetto, mi porto un paio di macchie sulla coscienza..ma come il karma insegna, si paga tutto...
Qualcuno dice che a me piacciono gli uomini che si somigliano...vero è che i due F. della mia vita sembravano gemelli separati alla nascita, ma non avevo notato questa somiglianza quando incontrai A....già in genere ricordo le date in cui conosco le persone, in quel caso, era l'11 settembre 2001, difficile in ogni caso da dimenticare...credo di essere stata l'ultima persona al mondo a sapere cosa stava succedendo quel giorno perchè ero in pullman quando è successo e avevo le cuffie, poi sono arrivata a casa e solo verso le 19.30 ho chiamato un amico e lui mi ha detto solo "Hai visto che è successo?" "No, che è successo?" "Accendi la tv.." "Che canale?" "Tutti..."... vi ometto come mi sono sentita quando dopo 3 minuti è saltata la luce in tutto il quartiere, hanno iniziato a suonare tutti gli allarmi e io ho pensato "ok, è la fine del mondo, la guerra globale, ora guardo gli orologi e si sono fermati tutti alla stessa ora..." vabbè, poi quella sera siamo usciti, un pò ignari di come sarebbero cambiate per tutti le cose dopo quel giorno, l'ultima sera di spensieratezza prima dell'era del terrore per combattere il terrore, della guerra per evitare la guerra e tutte le cose un pò grottesche ma purtroppo realissime con cui ci troviamo a vivere da anni ormai, ma è un altro discorso..quella sera conosco A., e si crea una certa magia, una di quelle sensazioni che una serata calda, un buon vinello e una Lecce stranamente semi deserta possono portare...qualche giorno dopo andiamo insieme al concerto di Branduardi, iniziamo a vederci ogni giorno..e alla fine scatta la scintilla finale..e lui mi dice "Lo so che tornerai col tuo ex", e io lì a dirgli di no, a dirgli che ero sicura di quello che stavo facendo, e lui che "potrei ma non voglio fidarmi di te", e io che mi arrabbiavo ma neanche tanto perchè forse denro di me...sapevo che aveva ragione..ed infatti era così, dopo un mese io ho iniziato ad esserci sempre di meno, fino a sparire...senza molte spiegazioni, liquidandolo con un "ho da fare"..non so cosa diavolo mi abbia detto la testa ma non riuscivo ad andare oltre me in quel momento, non ero disposta a dare neanche una ragionevole motivazione a colui con cui comunque avevo passato dei bei momenti..me ne sono pentita, me ne sono pentita molto, e quando dopo un bel pò di tempo l'ho incontrato, complice lo stesso vinello forse di quella lontana sera di mezza estate, gli ho chiesto scusa... lui mi ha sorriso, mi ha detto che mi aveva già perdonata da tempo, ma il male che gli avevo fatto ancora bruciava..ma per fortuna aveva trovato una che sembrava meno stronza di me (parole sue!) e ora stava bene..poi un giorno, due anni fa, mi sono decisa a dirgli che pensavo ancora a lui, che non era solo perchè la coscienza mi pesava come un macigno, ma proprio perchè se pensavo a lui pensavo a una persona con cui avrei passato volentieri tanto tanto tempo nella mia vita...e chiedo a un'amica comune, butandola lì, "Ma lo senti ancora A.?", all'uscita del ristorante cinese..."A., si, si è sposato il mese scorso!"...ho digerito i wanton e il riso alla piastra in un secondo, per poco non saltavo dal marciapiede...e beh, idiota, non ti sembrano un pò troppo 5 anni per capire cosa vuoi?
Ok, si paga tutto il male che si fa...ok, sono d'accordo, mi sembra giusto, mi sta bene, ma dico io.....quando si smette di pagare? no, perchè io ho la sensazione di aver pagato per me, per questa vita e per le prossime 4, per tutto il condominio, per tutti i miei amici/conoscenti/nemici/parenti, forse ho pagato pure abbastanza per Hitler..quando si smette di pagare? Quand'è che il Karma ritorna a cambiare in positivo la tua giornata? Quand'è che arriva, non dico la ricompensa, ma la pace, quand'è che le cose ritornano a girare in un senso che non ti faccia venire solo la nausea e il vomito? C'è un maledetto interruttore on/off per spegnere la fase dei pagamenti e accendere quella delle entrate? no perchè credo di essere in credito col mondo, cos'è il contrario di un evasore totale del fisco? ecco, that's me! :D


song of the day "she's lost control" Joy Division

domenica 19 ottobre 2008

Acidità

Oggi mia cognata compie 30 anni. Mia cognata è molto, davvero molto felicemente sposata da 7 anni. Mia cognata ha un bambino meraviglioso che compirà un anno tra meno di un mese. Mia cognata, quando ha conosciuto mio fratello, aveva vinto le selezioni provinciali di Miss Italia. Mia cognata lavora con suo marito in un avviatissimo studio legale di Taranto, guadagna una cifra spropositata al mese e può permettersi di fare la spesa e fare shopping senza guardare i prezzi. Mia cognata vive in una casa di 150 mq, sua madre (e la mia) vanno a farle le pulizie e il bucato perchè tra la casa enorme, il bambino e il lavoro lei mica ce la può fare. Le preoccupazioni principali di mia cognata sono:
- che i suoi beniamini non vengano eliminati dall'isola dei famosi o dal grande fratello perchè sennò "si abbassa il livello della trasmissione";
- che qualche stupido negozio in città si rifornisca presto dei jeans che aveva la tronista di maria de filippi o delle scarpe che aveva la ventura perchè lei "DEVE averle";
- che il Bimby si sbrighi a cucinare perchè sennò perde l'inizio de "La Talpa".
Se mia cognata si permette di lamentarsi che "eh cavolo, 30 anni.." le tiro un cazzotto sul naso. Avevo bisogno di condividere con voi questo pensiero... :D

martedì 7 ottobre 2008

Ri(n)correnze

Se dovessi giocarmi al lotto tutte le date che in qualche modo sono importanti per me dilapiderei uno stipendio (che non ho..) a settimana e probabilmente vista la mia proverbiale sfiga non vincerei niente...Ottobre è un mese di ricorrenze, alcune legate a momenti comunque belli (oggi), a emozioni rare che porterò sempre dentro di me, altre a episodi tristi e tragici(ieri), che comunque in qualche modo mi hanno cambiata, mi hanno messo davanti a una realtà che nessuno vorrebbe mai conoscere...il mio umore è spesso influenzato da questi ricordi, ma in questo periodo più che il passato sono il presente e il futuro che mi condizionano...in questi giorni mi sono passate per la testa e mi sono successe mille e più cose che non ho voluto condividere con nessuno per una chiusura a riccio che mi caratterizza quando ormai la misura è colma, mi spiace per chi ha cercato di starmi vicina e di capire e si è sentito rispondere "no, grazie", mi spiace decisamente meno per chi i miei silenzi non ha neanche provato a spiegarseli, per chi pensa e parla solo di sè e da cui, in questo momento, prendo ispirazione...ora ci sono io a cui pensare, io e solo io....e scusate il non disturbo..
ma non ho voglia di parlare di tutto ciò, ho passato anche troppe ore a rimuginare e non mi va di vomitare nero su bianco cosa mi frolla dentro, è tutto troppo confuso e troppo violento per alcuni versi, scegliere il silenzio spesso è l'arma migliore, sia che tu debba attaccare sia che debba difenderti, e al momento la guerra è
totale...
Ieri, a proposito di ricorrenze, ho tirato fuori un libro regalatomi dal mio caro Max qualche mese fa, comprato solo perchè c'è Pepe in copertina e quindi per farmi incazzare, disse lui :) in realtà quel libro mi ha riportato indietro a 1 anno e 1 mese esatto fa, in Francia, durante la mia prima incursione in quella terra straniera, verso i mondiali di rugby, il giorno in cui con l'inno di Mameli a palla in 25 versioni diverse superavamo il confine italiano in direzione Marseille...quel giorno cominciò già alla grande, io e Fab non vedemmo un sottopassaggio e armati di bagagli e cassa di Raffo al seguito attraversammo incoscientemente l'autostrada..se il buongiorno si vede dal mattino...durante tutto il viaggio ero emozionata, il pensiero di vedere Marsiglia, di vedere la Haka dal vivo, di trovarmi in mezzo a migliaia di persone colorate e festanti...sono contro, e chi mi conosce lo sa bene, le stupide asserzioni di manifesta superiorità dei rugbisti rispetto al resto del mondo, di nobiltà d'animo da popolo eletto di questi omoni e di questi omini, però non posso negare che l'appartenenza al popolo del rugby mi emoziona ogni volta, che rileggere del Velodrome, dei piccoli anfratti del porto vecchio, che ripensare alle emozioni di quei giorni mi ha fatto commuovere e finalmente sorridere...ci voleva un libro col "nemico" in copertina per riportare un pò di pace dentro di me, e queste piccole cose seppur stupide aiutano, in momenti come questi, a darti la carica...
E parlando del titolo, beh domenica chiacchierare con un'amica mi ha aperto un pò gli occhi su alcune cose che a volte si dimenticano, a volte non riescono a emergere o a volte ci fa comodo tenere chiuse in un cassetto..la felicità, non per forza quella assoluta, ma quella delle "piccole gioie quotidiane", va cercata, rincorsa, pretesa, e non tanto come un diritto, ma come un dovere, noi abbiamo il compito di essere felici, ce lo dobbiamo imporre, per riscatto verso noi stessi e verso gli altri, per rispetto verso qualcuno o qualcosa che ci ha messo in condizione di vivere, e soprattutto dovremmo farlo per chi non ce l'ha fatta, per chi ha gettato la spugna, per chi si è fatto da parte in silenzio rinunciando a lottare, sicuramente e anzi primariamente per chi alla lotta è stato costretto a rinunciare per disegni terribili indipendenti dalla sua volontà...ma questi giorni di ricorrenze la voglia di stare a galla me la da soprattutto il ricordo di quel sorriso che ha deciso di spegnersi 4 anni fa, perchè non voleva dare fastidio e perchè non reggeva più il peso del mondo...hey Marco, mannaggia a te, guarda che lo faccio anche per te....


song of the day "preghiera in gennaio" faber

giovedì 25 settembre 2008

Scene da un matrimonio.

Il mio. Quel giorno, il giorno più bello della vita di una persona no?, quel giorno io ero vestita di bianco panna, avevo un vestito liscio (non chiedetemi tessuti, nomi, robe così, che io di queste cose poco me ne intendo..), avevo i capelli molto più lunghi di come li porto ora, il vestito era corto, e mi stava anche bene, e le scarpe avevano un tacco comodo così non rischiavo di accappottarmi mentre percorrevo la strada verso l'altare...e nei momenti lunghi e infiniti prima di entrare in chiesa mi sono detta "ecco come ci si sente prima di sposarsi...ecco cosa si prova quando quelle mille domande ti assalgono in maniera vorticosa..io l'ho capito solo ora cosa significa, e sì, sono pronta, voglio che sia per sempre, tutta la vita, io e te...lo capisco, solo ora lo capisco come ci si sente"...e quella sensazione di paura in qualche modo mi dava sicurezza...poi però...se anche avessi avuto i trampoli ai piedi non sarei caduta sulla navata della chiesa (si chiama navata..?) perchè il mio promesso sposo non si è presentato..sono venuti a dirmelo mentre ero nella sagrestia (si chiama così? perchè oggi le parole non mi vengono in mente...?)della chiesa, mi hanno detto "non farti acconciare i capelli, lui non c'è"... e io ero quasi tranquilla, pensavo "ok ora me ne vado a casa ho bisogno di stendermi sul divano ho bisogno di non restare da sola ma a parte questo sto bene, voglio capire cosa è successo ma sto bene, sì sì sto bene"... e me ne sono andata a casa, che però era una vecchia casa dove vivevo anni fa col mio uomo, e si alternava gente come se fosse un ospedale...e poi arriva da lontanissimo il mio grande amico un pò complice un pò Mr Big un pò "di amici come te ce ne sono pochi", e poi all'improvviso arrivava...arrivava lui..quello che, beh, per un periodo della mia vita ho davvero sperato di sposare, o comunque ho sperato di poter aver almeno modo di avere vicino...e lui mi guardava con occhi tristi, come se fosse colpa sua, ma non era colpa sua, non era lui che non si era presentato all'altare..un pò tutti in quella stanza si sentivano in colpa, ma cos c'entravano loro, non erano stati loro ad abbandonarmi sull'altare...era stato...non lo so chi era stato, questo è stato il mio sogno di stanotte e vi assicuro che sembrava così reale che stamattina mi sono svegliata e mi son guardata la mano per vedere se avevo un anello..tutti erano reali, gli amici, la chiesa, i pensieri erano così chiari e lucidi..manca solo un particolare..nessuna minima idea di chi sarebbe dovuto essere lo sposo...io so interpretare i sogni degli altri ma i miei no...avete consigli?
Ps: non avevo mangiato pesante, non avevo bevuto, non avevo assunto sostanze stupefacenti, medicine, cioccolata e robe simili...vi risparmio la fatica di una risposta scontata :D

song of the day "love will tear us apart" (perchè la sentivo in lontananza in chiesa" joy division

sabato 13 settembre 2008

Don't forget to not forget

"Ma come cacchio fai a ricordartelo??" mi ha chiesto stupita mia sorella qualche giorno fa, quando le ho raccontato un episodio accaduto quando io avevo 6 anni e lei 9...Già, come faccio...non lo so se è un dono, o una maledizione, ma io ricordo tutto...i miei primi ricordi risalgono a quando avevo 3 o 4 anni, e sono ricordi chiari, nitidi, lucidi...posso sentire nettamente gli odori, i suoni, i profumi legati a luoghi o persone di 20, 25 anni fa, senza alcuno sforzo, senza dover inventare nulla....

Ieri sono arrivata al corso con più di mezzora di anticipo...la sede è dietro la casa dove ho passato gli anni della mia infanzia, una zona che comunque frequento, ci abita mio fratello, e di fronte alla mia vecchia casa abita la Raffa, quindi non era la prima volta che passavo di lì, ma per la prima volta ho deciso di fare un giro del quartiere...complice la lettura che mi aveva accompagnato nel percorso fin lì, "Odette Toulemonde e altri racconti", 8 sognanti pezzi di poesia sull'impossibilità e sulla ricerca, per 8 donne, di abbracciare la felicità anche quando ce l'hanno a portata di mano, mi sono lanciata nel mio "recupero ricordi"..e all'improvviso tutto si è illuminato...la mia scuola elementare, ricordo l'ultimo giorno, quando il mio "amore", F.T. (ricordo benissimo, oltre al suo nome, anche il suo viso, i suoi capelli con la frangetta davanti agli occhi, che se fosse stato biondo sarebbe sembrata la copia del Piccolo Lord e a quel punto l'avrei odiato, altrochè..) che credevo mi avesse ignorato durante i 3 anni di musica e francese passati insieme, mi confessò di "amarmi", ricordo le corse sulla pista della scuola e le gare con Giuliano, che siccome eravamo i più veloci ci facevano fare i 100 metri con le cartelle in spalla e vincevamo comunque sempre noi, ricordo la prima volta che feci lezione di basket, io con 29 bambini che mi guardavano neanche fossi una marziana, e lì per la prima volta pensai "ma io sono un maschietto o una femminuccia?", e poi più in là casa di Zia Tonia, che come ogni sua casa rappresenta il nido felice di tutta la mia vita, ricordo l'attico, ricordo quel giorno di marzo 1988 in cui nevicò, a Taranto, incredibile, nevicò così tanto che chiusero le scuole e io mia sorella e le mie cugine giocammo a palle di neve sul terrazzo, col gatto Gaetano che voleva venire da noi ma si bagnava le zampine nella neve e tornava dentro casa con le orecchie all'indietro, ricordo la stanza di Susy e Noemi, dove loro mi parlavano dei ragazzi, dove fumavano le sigarette di nascosto, ricordo lo studio dell'architetto, mio zio, un mito di uomo, da una parte c'erano i lavori e i progetti e dall'altra c'erano i suoi quadri, bellissimi, unici, quella stanza aveva sempre un odore di vino e di pipa che mi piaceva da morire, poi più avanti c'era casa degli altri zii, dove passavamo i capodanni a giocare a tombola e guardavamo il concerto di Vienna in tv mentre le mamme preparavano il pranzo del primo dell'anno, dove mia sorella si bruciò i capelli con le stelle filanti e per solidarietà io, che avevo i capelli fin sotto il sedere, dovetti rasarmi per non farla sentire "una pelata", e quel balcone al settimo piano dove non so perchè ricordo che mangiavo sempre le zigulì alla fragola, e poi una volta sognai che non aveva più la ringhiera e rischiavo di precipitare giù e non ci andai mai più, neanche quando fuori c'erano i fuochi e i botti, soprattutto dopo che i capelli mi erano ricresciuti eh, e poi la casa all' angolo, una villa piena di verde e sempre piena di gatti (e che bello ieri vedere che è tuttora abitata da una marea di mici, figli dei figli dei figli dei figli dei figli dei figli di quelli che c'erano più di 20 anni fa), e un pò più in su il mio asilo, il sabato andavamo sempre a fare le gite in città e la maestra ci comprava quei leccalecca giganti a spirale, e dove non mangiavo mai le cose che mi portava mia madre perchè scambiavano sempre i cestini del pranzo...ricordo tutto, come se fosse successo ieri..e pensare che c'è gente che si meraviglia che io mi ricordi di cose successe, che so, 2-3 anni fa, che equivalgono a secondi fa per me... come dimenticare la strana sensazione di stordimento e vertigine provata in una cantina alla vista di colui che ...alla vista di colui :D, come dimenticare il batticuore davanti ai binari di una stazione nell'attesa di un volto sognato e amato, come dimenticare gli sguardi delle persone che si incontrano per la prima volta a Parma, a Roma, a Milano, ma che sembra si conoscano da sempre, come dimenticare la prima volta al Flaminio e l'arrivo in una Piazza del Popolo gremita di bandiere italiane e di kilt festanti, come dimenticare gli occhi dei tuoi amici l'ultimo giorno che passate insieme prima di separarvi per un bel pò, come dimenticare quel vuoto riempito solo da lacrime che ti lascia qualcuno che all'alba esce dalla tua casa e un pò anche dalla tua vita, come dimenticare chi ti ferisce, chi ti riporta alla vita, chi ti delude, chi ti risolleva il morale, io non dimentico, e so che questa cosa mi rende pericolosa per qualcuno... :) ma per quanto a volte faccia male, io continuerò sempre a ricordare....


song of the day "lilac wine" jeff buckley

mercoledì 10 settembre 2008

Musicoterapia

E' piacevole scoprire che alcune terapie funzionano sempre, anche quando per un bel pò di tempo smetti di farne uso...ho sempre avuto dei dischi terapeutici nella vita, quei Cd che sanno risollevarti anche quando una valanga di pietre ti cade addosso, quelle canzoni che magari ti fanno versare qualche lacrima ma sanno darti la carica giusta e sanno riportari il sorriso...quando poi ci metti un sacco per ritrovarli o devi ripescarli in mezzo alla polvere e il dubbio che abbiano smesso di funzionare ti fa titubare sulla necessità di rimetterli "sui piatti", è una bellissima sensazione sentire già dalla prima nota che non è cambiato nulla, che la terapia funziona...così stamattina sono tornata ai miei vecchi e genuini amori, i R.e.m. e ai loro album più belli e più significativi per me...just to begin the begin ho iniziato proprio con Murmur, il primo Lp ufficiale, contenitore della bellissima seppur tuttora incomprensibile (mai nella vita ho visto una disputa per capire le parole di una canzone durare così a lungo, ossia più di 25 anni, e coinvolgere così tante persone) Sitting Still ... poi ovviamente la maggior parte del tempo l'ho passata su Green, il loro capolavoro assoluto, con una delle più struggenti canzoni d'amore (difficile dire se per una donna, un uomo, la terra, l'universo, una città, e forse proprio per questo così bella...) che mai siano state scritte, You are the Everything ..e qui vabbè, è superfluo aggiungere altro...anche se per antonomasia il mio Cd terapeutico è un altro, da 6 anni schedato come tale e messo su nei momenti di assoluto bisogno...questa è uno dei suoi estratti più belli, Monochrome anche se tutto Le Phare di Yann Tiersen è assolutamente meraviglioso (odio quest'uomo perchè adesso suona rrrrrock e a mio parere ha buttato all'aria la sua originalità, anche se quando ai concerti prende in mano il violino i brividi si fanno sentire ancora...)..e poi l'ultimo album anche se decisamente con toni più tetri ma non per questo meno bello è Henry's Dream di Nick Cave & the Badseeds, e lì quella su cui mi incanto per ore è Straight to You, forse perchè per me è sempre "the time of our great undoing"... post un pò inutile, ma volevo sondaggiare sulle vostre terapie musicali.. :D

lunedì 8 settembre 2008

Non sarebbe bello...?

Pulito come un solitario mi scrollerò di dosso l'obbedienza non brucerò come un'efelide nell'acido della mia insonnia sarò solo nervi e niente grasso scintillante come una moneta nella benzina scaltro come un affamato veloce come una faina veglierò per sempre dormirò vestito starò addosso alla vita come un segugio come un mastino non guarderò mai più l'orologio prenderò d'anticipo il mattino....

song of the day "Ss dei naufragati" Vinicio

giovedì 4 settembre 2008

Rob.....Rob.............

Ariete (21 marzo - 19 aprile)
"Come chi guida un carro trainato dai buoi nella stagione dei monsoni o chi comanda una nave incagliata, a volte per andare avanti bisogna saper tornare indietro", ha scritto John Barth in The friday book. Prendi in considerazione questa tattica, Ariete. Tirarsi indietro potrebbe essere la cosa migliore da fare in questo momento, arrendersi potrebbe rivelarsi un colpo da maestro. Per sfruttare al meglio questa strategia devi impedire al tuo ego di prendere il controllo della situazione: non farti guidare dalla vergogna o dall'orgoglio, non umiliarti e non lasciarti trascinare dalla sete di vendetta. Cerca di essere obiettivo, neutrale, equilibrato.


Compiti per tutti. Ti hanno mai detto che non saresti mai stato capace di fare una certa cosa? È il momento di dimostrare che si sbagliavano.

mi no digo niente, ma gnianca no taso..


avevo dimenticato la song of the day...aspettavo da mesi di poter mettere questa..
"ouverture 1812 Tchaicovsky" da V per Vendetta... a me questa scena mette i brividi ogni volta..

martedì 2 settembre 2008

'Round thir(s)ty

In realtà questo post volevo scriverlo ieri, il 1 settembre, ma sono facile alla distrazione ultimamente e non mi sono resa conto di essere quasi a mezzanotte e di aver scritto solo un rigo...ieri era un giorno da grandi progetti, il primo giorno del primo mese post agosto che cade di lunedì..in giorni così immancabilmente decido di buttare giù una serie di To Do's ASAP che, diciamocelo, immancabilmente durano un mese o non vengono neanche mai portate a termine..la verità è che il tempo di prendere carta e penna non l'ho neanche avuto, voi starete anche lavorando ma sfido chiunque a fare la babysitter a un cucciolo novemesenne per 5 ore di seguito senza praticamente neanche potersi sedere un attimo, per poi tornare a casa e uscire dopo 20 minuti per salutare chi se ne torna al nord dopo 2 settimane di ferie a casa, con un'angoscia nel cuore che quasi mi sembrava di sentirla, forse perchè l'ho provata tante volte anche io negli ultimi 3 anni, e in quel momento ho pensato che se c'è una cosa di cui sono felice al momento è proprio questo, non sentire quell'ansia da distacco, da ritorno a Milano, quella sensazione che nei 5 minuti prima di salire sull'aereo o sul treno ti fa venire in mente tutto quello che nei giorni passati giù non hai detto o non hai fatto, e all'improvviso ti sembra tutto così importante, e vorresti fermarti, mandare tutto all'aria, i tuoi capi con l'accento meneghino, le tue colleghe isteriche e represse, la gente triste nella metro, i contratti del cazzo con cui lavori....poi lo fai...e che succede? che sì, sei felice di non essere tu a dover partire, ma chissà perchè cerchi quasi di "succhiare" dagli altri terroni emigrati quella sensazione, perchè il gene del nomadismo non ti lascia in pace, perchè già progetti Praga e Siviglia con le amiche e ancora non sai se vedrai mai uno stipendio ma chissenefrega, l'importante è viaggiare, magari anche solo sperare di farlo no?
Vabbè, volevo parlare di altro...in questi giorni ho avuto modo di incontrare gente che conosco da una vita, gente che non vedevo da anni, gente che quando incontri parte il mezzogiorno di fuoco di sguardi, "ha un viso conosciuto perchè l'ho già visto da qualche parte, siamo amici, siamo conoscenti, eravamo fidanzati alle elementari?" finchè uno dei due prende coraggio e ti saluta, alla fine quasi sempre scopri di averlo scambiato per qualcun'altro ma che importa, alla fine sono giorni così, spensierati, in spiaggia, alla Giamaica, che per me è sempre un bel salto nel passato..un giorno c'è stato all'improvviso un temporale...siamo tutti scappati a ripararci su in frescheria, e lì incontri altre persone,e senti quello che dicono quelli vicini a te perchè siete tutti lì come sardine mentre la pioggia cade a secchiate a 20 cm da te..3 persone che non avevo ancora visto, 3 domande identiche, 3 risposte identiche, "hey come va?" "eh cazzo sono un pò in crisi, ho 30 anni e sto passando un momento di transizione".. si dice che la solidarietà non serva a nulla se non tiri fuori i soldi, ma credo che un sorriso di comprensione in questi casi valga più di tanti euri..
Quando abbiamo 15 anni vogliamo averne 20, quando ne abbimo 23-24 vogliamo averne 30, quando ne abbiamo 30 vogliamo averne, toh, 22...è difficile vivere nei nostri panni senza essere anacronistici, senza rimpiangere il passato o bramare il futuro? Ok, sono la prima ad ammetterlo, ho QUASI 30 anni e sono in crisi, ma come si fa ad uscirne? C'è una formula magica, perchè cazzo i 40enni non ci dicono come si supera questa fase invece di stare lì splendidi a dire "eh io alla tua età.."? si potrebbe mettere su un comitato "Circa Trenta" per il superamento dello choc del cambio prima cifra? machecazzo di post, ho sforato la mezzanotte e ho fatto poccio...


song of the day "weapon of choice" fatboy slim

mercoledì 20 agosto 2008

Disturbi sentimentali

Le nuove generazioni soffrono di disturbi alimentari...non mangiano, mangiano troppo, cercano nel cibo quello che il mondo esterno nega loro..le seminuove generazioni (chi dice vecchie...ZAC!) soffrono di disturbi dell'apparato cardiovascolare..i sintomi e le dipendenze sono praticamente gli stessi, le due patologie più comuni sono l'anoressia sentimentale, ossia la totale incapacità di vivere a contatto con sentimenti più o meno positivi, il rifiuto dell'amore o dell'affetto delle persone che vorrebbero amarci e aiutarci a guarire, e il senso di inadeguatezza e nausea anche nelle situazioni più semplici tipo sconosciuto che ti chiede che ora è, e la bulimia sentimentale, ossia la disperata e spasmodica ricerca di affetto e amore, la sensazione che chiunque ti sorrida è l'uomo/donna della tua vita padre/madre dei tuoi figli colui/colei che aspetti da 30 anni e ti ingozzi di queste credenze, il cuore va a mille, la testa parte a far progetti, ogni parola viene analizzata, smembrata, divorata finchè non ti sale l'angoscia e tutto quello che ti sembrava fantastico, se ti va bene si trasforma in vomito, se ti va male...avete capito no?
C'è bisogno di dirlo? Io soffro di entrambi i disturbi, in genere si alternano, a volte addirittura si presentano contemporaneamente, e lì altro che soffio al cuore (ma non chiamate i soccorsi per carità...), però, come si dice, il primo passo per la risoluzione di un problema è riconoscere che questo problema esiste...beh, io lo so di avere questi "disturbi", e in qualche modo ho cercato di venirne fuori, con qualcosa di sano, di terribilmente complicato, ma di graduale, di biunivoco, qualcosa under construction, ma proprio perchè non la stavo costruendo da sola non poteva crollare di botto solo sopra di me...non poteva eh? :D
Non c'è una morale o una conclusione, non c'è la paternale di un medico che ci dice come riprenderci da certe malattie, alla fine ci siamo sempre noi che facciamo di testa nostra, che fingiamo di ascoltare consigli e annuiamo con la testa solo perchè così la persona che ci ammorba smette di parlare prima...non ci sono medicine, rimedi omeopatici, precauzioni per questo tipo di disturbi..ci siamo noi e la voglia che abbiamo di guarire, o di non prendere le cosiddette ricadute...beh, fidatevi di una che ha passato 2 settimane a letto con morbillo, mononucleosi, febbre a 40, nausea, vomito e compagnia bella...da certe malattie bastarde, checchè se ne dica, per quanto eccitanti magari possano sembrare, è meglio stare alla larga.....


song of the day : "walk away" franz ferdinand

giovedì 17 luglio 2008

Senza titoli

Stasera eravamo a cena, al Tempio D'oro, 4 amiche, il cibo, il vino, le risate...
c'era Lory, stanca dopo ore e ore di laboratorio ma sempre con quel sorriso rassicurante, quello in cui mi sono rifugiata un sacco di volte in questi anni..non è retorica, se non avessi conosciuto lei, forse sarei andata via da qui molto tempo fa..lei è stato il mio punto di riferimento a Milano...qualche settimana fa, cercando una vecchia mail, ho trovato le nostre corrispondenze dell'inizio...uscivamo quasi tutte le sere, dormivamo pochissimo, vivevamo serate allucinanti, Lory è una di quelle persone che con 4 parole ti stende per le risate, con quel suo accento di Vernole che farebbe sciogliere chiunque...ne abbiamo passate tante, ma tante insieme, era lei da cui correvo ogni volta che succedeva qualcosa, bella o brutta, era lei a cui ho sempre detto per prima tutto...ricordo bene tante serate con lei..una volta, sfinita da 11 ore in ufficio, volevo solo andare a svenire a letto...alle 19.55, 5 minuti prima della fatidica fuga, mi chiama..."ni, andiamoci a prendere una birra al birrificio che sto sclerando"..neanche ci ho pensato, dopo mezzora ero lì con lei...quando le ho detto che me ne andavo mi ha detto "mi mancherà la persona che viene con me a bere una birra quando neanche si regge in piedi, ma se sei felice tu, a me va benissimo"..in quelle poche parole, c'era tutto l'affetto che provava per me..."I'm the pisulo girl"(non pensate male, il pisulo è l'angolo, dove l'aspettavo ogni mercoledi per andare a yoga), mi ha ricordato ieri lei, "la donna che guarda le metro passare", che aspettava con (tanta!) pazienza la metro su cui era lei per saltare sopra per andare chissà dove, spesso saltando la fermata giusta perchè ci si distraeva a parlare, ma il bello è che con le persone come lei non ha importanza la destinazione, ma il viaggio, potevamo anche restare in quel vagone a parlare tutta la notte...la mia Ninni, che sa essere dura e dolce al momento giusto, che ha davvero diviso con me gioie e dolori, e io con lei, il suo dolore era il mio, i suoi sorrisi erano i miei, perchè noi "certe cose le condividiamo davvero" mi disse lei in un sms che conservo gelosamente....mi mancherà la mia terrontolly, ma la troverò presto nel nostro Salento..
Poi c'era la Sonia, la mia coinqui..14 mesi fa cercavo casa, ne avevo viste tante, poi vengo qui, in viale monza, a vedere questa casa un pò lontana ma "è servita bene, giuro", ci troviamo sotto il portone e saliamo..lei mi dice "avevo promesso la casa a una tipa, ma senti, se mi dici che vieni tu la mando a cagare"...e io dopo 3 secondi le ho detto sì..amore a prima vista, di quelli che durano e non si smentiscono, anzi, si rafforzano col tempo...quante notti passate a fumare e a parlare, a volte anche fino a 3 ore prima che la MIA sveglia suonasse (quanto invidiavo il suo essere free lance e andare a lavoro alle 11!)..la Songette, che si è fatta un mazzo così nella vita senza chiedere nulla a nessuno, andando avanti nella sua ricerca di indipendenza e di libertà, riuscendo ad essere quello che voleva... "guadagno poco ma faccio quello che ho sempre voluto fare nella vita" mi disse un giorno, e io ho invidiato quel ragnetto che a 25 anni già sapeva cosa voleva, come prenderselo e come tenerselo stretto...è stata la persona da cui sono corsa un secondo prima di scoppiare a piangere quando ho perso il lavoro, e lei è stata lì, paziente, a farmi forza, fino alle 4 del mattino, a dirmi quanto valevo e quanto ero forte...lei era li, d'inverno, nel letto col giubbino perchè a casa nostra si gelava, e parlavamo per ore dei fantasmi che avevamo accanto, delle paure, del passato che torna, del futuro che fa paura, dei primi amori, delle emozioni del primo bacio, dei sentimenti puri dell'adolescenza, credo di averle raccontato praticamente tutta la mia vita, come paesaggio sempre il fumo delle camel che fumiamo entrambe in quantità industriali, in una casa che cadeva a pezzi ma a cui noi siamo riuscite ad affezionarci perchè c'eravamo noi due dentro, che la rendevamo bella, la nostra amicizia, le risate e le lacrime...mezza algherese e mezza avellinese MA nata a Milano dice lei..zitta va, che sei più terrona di me! se a settembre non mi viene a trovare le spacco il suo tanto amato Mac, è una promessa e una minaccia...
Dovevamo essere in 3 stasera...poi verso le 19.30, su Msn, Lara mi chiede cosa faccio stasera, e mi chiede se può fare un salto a salutarmi...non me ne rendo neanche conto, le do l'indirizzo del ristorante, "ok, vamos", stacca...dopo 2 ore è qui, con la sua macchinetta tascabile e le sue gambe lunghe e il suo cuore grande, e quel sorriso che si vede a chilometri di distanza, che se ce ne fossero un pò di più così a Milano sarebbe la città più luminosa del mondo...parcheggia a 5 km da qui e dopo mezzora è già nei paraggi, si aggira tra strade "grandi, qui è tutto grande", sono nel panico io che in quelle strade mi perderei ( e infatti mi sono persa...)ma come dico a Sonia "Lei è talmente tanto una grande che sono sicura che qui ci arriva, fidati"...e infatti giro l'angolo per andare incontro e me la trovo lì, con quel sorriso che scioglierebbe gli iceberg, che mi corre incontro e mi abbraccia..."se non fossi venuta mi sarei mangiata le mani, non ti ho salutato" mi dice, e io la guardo incredula di vederla qui, e penso a quelli che dicono che gli amici veri sono quelli che conosci da 20 anni...sfigati voi, che non conoscete la mia Larissa...E chiama il suo Innnnnnio per dirle che è lì sana e salva, e Innnnnnio mi dice di non dormire sonni tranquilli perchè uno di questi giorni me li trovo davanti casa in Puglia con la motoretta...rido, perchè so che non è una frase fatta, so che quei due insieme ne sono davvero capaci....e Lara mi ripete che la distanza tra Modena e Taranto è solo il doppio di quella tra Modena e Udine, dove va ogni settimana, e che non me ne sto andando, mi sto solo spostando di un pochino...quando hai un cuore cosi grande, cosa diavolo vuoi che siano 794 stupidi chilometri? E ci ricordiamo di quando siamo andate a Udine, di quando lei saltellava timidamente intorno a noi e io la rispedivo dritta dove il suo cuore batteva di più, e ha raccontato alla tavola il salto con rincorsa incontro al suo amore...è bello pensare che c'ero, è bello far parte dei ricordi più belli di una persona...io e Lara ci conosciamo da poco tempo, ma abbiamo condiviso talmente tante cose che mi sembra che sia stata sempre nella mia vita...io a rugby non gioco, ma nel fango con lei ci sono stata, e se ci penso ancora rido, e so che lo fa anche lei, e quell'ultima sigaretta della giornata fumata sulle sedie di paglia del balcone dei suoi, parlando di Camus, la serenità assoluta del cuore in quei momenti, guardando il panorama oscenamente meraviglioso che avevamo davanti, ma guardando in realtà molto più lontano, a tutto quello che ci aspettava, è uno dei ricordi più belli che ho in assoluto...e mi raccomando, la mia stanza la voglio rossa!
Questa è stata la mia ultima serata meneghina...per ora, per sempre, chi lo sa...non riesco ad aggiungere altro, se non che ancora una volta, sono stata fortunata...e scusatemi amiche mie se non sono riuscita a farvi più di un pallido sorriso, stasera no, stasera non so come mi sento, ho pensato talmente tanto a tutto questo nelle settimane passate che non riesco a mettere a fuoco il fatto che domani partirò e andrò lontana da voi, e da tutti gli altri che ho salutato nei giorni passati e che mi hanno regalato sensazioni indimenticabili...non so, mi sento di ghiaccio, penso a cose e persone probabilmente inutili per non pensare concretamente a tutto questo..il mio ultimo post meneghino, ci tenevo a scriverlo, mi piacciono queste cose un pò melense e simboliche, lo sapete che sono così...sono le 4 e qualcosa, tra 9 ore ho il treno e ho ancora roba in giro per casa, ma mettere via le ultime cose..si, fa male, dona un senso di reale alla cosa che in realtà non voglio vedere reale....buonanotte o forse, meglio buongiorno...grazie della serata, grazie a tutti per questi anni...



song of the day "big indian" the dandy warhols

venerdì 11 luglio 2008

Following the stars

Ariete (21 marzo - 19 aprile)
"L'unico modo per liberarti di un sentimento scomodo è amare te stesso per quel sentimento", sostiene la scrittrice Christiane Northrup. "Se pensi di essere stupido, ama te stesso perché ti senti così. Sembra paradossale ma funziona. Per guarire devi gettare la luce della compassione sulle parti di te che consideri inaccettabili". Quella di Northrup è un'ottima strategia, ma vorrei suggerirti un modo per raddoppiarne l'efficacia: mentre ti ami per i tuoi sentimenti scomodi, ridi forte dell'ansia e della preoccupazione che ti procurano.

Compiti per tutti. Trova un modo non per tornare nel posto a cui appartenevi, ma per raggiungere quello a cui un giorno apparterrai.



devo aggiungere altro?:D




song of the day "we are all made of stars " moby

lunedì 7 luglio 2008

Ogni cosa è illuminata....

Nel luglio 2006, quasi 2 anni fa, la Nazionale di calcio vince i mondiali in Germania...qualche giorno dopo, Marcello Lippi, l'allenatore di quel successo, osannato e idolatrato da un intero Paese, lascia la guida dell'Italia...probabilmente c'erano manovre di Lega (calcio, non quella verde) e chissà che altro dietro, ma io mi sono chiesta...perchè? Perchè una persona nel pieno del successo, nel pieno della gloria, nel momento più felice della sua carriera, decide di mollare? Io non sono riuscita a darmi una risposta in questi 2 anni (non è che non ci abbia dormito la notte eh..)...ieri invece l'ho trovata...
Non c'è un momento migliore di questo per ricominciare lontano da qui..non c'è un momento migliore per allontanarmi da tutti i miei amici...non c'è un momento migliore per fare un salto nel buio...non c'è, per un semplice banale motivo, che ho capito ieri abbracciando alcune delle persone a me più care in assoluto...perchè non potrei essere più felice di così..perchè l'incantevole equilibrio che si crea tra delle persone prima estranee e poi così amiche, l'equilibrio che si è creato con voi, è perfetto adesso...e quando le cose sono così belle, quando riesci a passare una giornata con il mal di pancia per le risate, quando anche i silenzi sanno farti sorridere, quando senti che quelle braccia che ti stringono emanano un affetto sincero e totale, quando guardi qualcuno allontanarsi e sai benissimo che la prossima volta che vedrai quei sorrisi sarà tra tanto tanto tempo e cerchi di imprimerli bene nella mente, bene, in quei momenti ho capito che non potrebbe andare meglio di così...e che quindi sì, è questo il momento giusto per salpare le ancore e affrontare il mare aperto, non da sola, ormai so che non lo sarò mai più....


song of the day "home" depeche mode

sabato 5 luglio 2008

Reborn on the 14th of July

Il 14 luglio 1789 è l'inizio simbolico della Rivoluzione Francese, con la presa della Bastiglia (e la morte di Lady Oscar, potevo non scriverlo? :D)...nel 1902 a Venezia crolla all'improvviso il Campanile di San Marco, in vari anni sono nati Gustav Klimt, Natalia Ginzburg e Woody Guthrie, in altri vari anni sono morti Madame de Stael, Billy The Kid e James Henry...tra i vari santi, si festeggia Santa Lupercilla, che mi ha fatto archiviare l'idea di chiamare mia figlia Ginevra...detto tutto ciò (grazie Santa Wiki), il 14 luglio 2008 salirò su un eurostar con l'aria condizionata spero funzionante e supererò la linea gotica...dopo sole 10 oreequalcosa di viaggio ritornerò a casa, dalla mia Taranto, dai miei due mari, dalle mie spiagge, dalla mia Raffo e dalla mia Raffa, dal mio bellissimo nipotello (che per la cronaca oggi al telefono mi ha chiamato "mamma"), dalla mia famiglia eccetera eccetera eccetera...d'altro canto però sono tante le cose che lascio qui...Milano , croce e delizia degli ultimi 3 anni, ma soprattutto tutto quello che c'è intorno a questa città...non parlerò di persone, posti, stadi di rugby, convivi e baccanali, di quello ho già parlato e poi non c'è bisogno che vi dica quanto mi mancherà tutto questo...la cosa che mi spaventa di più è il sentimento di paura misto angoscia misto isterismo misto panico che mi accompagna in questi ultimi giorni all'ombra della madonnina...ogni cambiamento fa paura, ma stavolta sono più grande, stavolta ho vissuto davvero lontanissima da casa per tanto tempo, stavolta ho uno zaino di ricordi più grande delle altre volte...il mio nomadismo genetico mi spinge a prendere colpi di testa come "mollare tutto e scappare lontana", stavolta per tornare a casa dopo 11 lunghi anni, e anche questa volta la decisione è stata mia, senza pressioni, senza particolari motivazioni (forse meglio dire senza razionali motivazioni), eppure...eppure ho paura e sono triste, eppure mi sembra di tradire qualcosa, forse quello che ho cercato di diventare in questi ultimi anni (cercato solo forse..), oppure semplicemente è il "trauma da distacco" che fa tanto paura...non lo so, so solo che il momento è particolarmente confuso e il pensiero di spiaggiarmi 2 mesi a mare non riesce a farmi gola...vabbè, passerà anche questo, il problema è che il tempo passa e tempo non ce n'è, ma il tempo risolve anche tutto (si dice cosi no?)...l'altra sera ho visto un film in cui si parlava del tempo necessario al vino per diventare buono, per arrivare al top... "il vino è vivo, come ognuno di noi. Nasce, cresce e raggiunge la maturità. In quel momento, ha un gusto fantastico... "..tra un pò spero di levarmi dalla bocca questo sapore di tappo di bottiglia stappata nei momenti sbagliati e di avvicinarmi un pò al sapore del Primitivo di Manduria ( no battute sull'uso della parola "Primitivo", grazie! :D )

song of the day "Time after Time" R.E.M.

domenica 29 giugno 2008

Pensieri di niente...

Le mie mani si muovono
E stanno ferme
Ma più spesso si muovono
La mia testa si muove
E sta ferma
Ma più spesso si muove
I miei capelli crescono ed io
Io li coloro
E loro ricrescono

La mia mente pensa
E a volte no
Ma di solito si perde
In pensieri di niente

La mia mente è questa
Io lo so
Quando capita è che
Significa è
Un pensiero di niente

Io non so cosa dirti
E cosa darti
Se fuggirti o cercarti
Finchè la vita e non la morte
Ci separa
Ne parliamo domani
I pensieri non tornano
Perché vanno
E vanno lontano



Petra Magoni e Ferruccio Spineti



song of the day: "la bellezza delle cose" Carmen



per favore non rispondete a questo post, sarebbero solo bafangule :D

sabato 28 giugno 2008

Scarti

Fare un trasloco è una faticaccia...ne avrò fatti a occhio e croce una decina in vita mia, ma stavolta oltre alla fatica prettamente fisica c'è anche quella mentale....lasciare Milano dopo 3 anni e svuotare casa vuol dire imbatterti in cose che pensavi aver dimenticato, in oggetti che credevi aver buttato, in frasi scritte su fogliettini svolazzanti che ti colpiscono come pugnali in quella zona del cervello situata tra la memoria e l'oblio...e siccome se torno giù dai miei con tutte le cose accumulate in questo periodo mi ritroverò a vivere in un magazzino finchè non trovo un'altra casa, mi sono rimboccata le maniche e ho deciso di fare una delle cose più difficili per me, che sono una di quelle persone che conserva lo scontrino di una birra bevuta in una serata da ricordare, o i biglietti di un treno preso per andare a sentire quanto può battere forte il cuore, o un pezzo di moleskine con le parole di una canzone o la frase d'amore più bella che tu abbia mai letto o sentito e che hai annotato su un treno tremolante con le lacrime agli occhi per l'emozione mentre ti ripeti "un giorno qualcuno mi dirà qualcosa del genere", e in quel momento ci credi eh, ci credi davvero (e per la cronaca è "riuscì a riconoscerla nel tumulto attraverso le lacrime del dolore irripetibile di morirsene senza lei e la guardò l'ultima volta per sempre con gli occhi più luminosi, più tristi e più riconoscenti che lei gli avesse mai visto in mezzo secolo di vita in comune, e riuscì a dirle con l'ultimo respiro "solo Dio sa quanto ti ho amata"), bene, per me fare "uno scarto" è terribilmente difficile...dai cassetti aperti in questi giorni è venuto fuori davvero di tutto, e ogni volta mi sono seduta, a leggere, a guardare, a ricordare, a pensare a cosa rappresentava, ha rappresentato o rappresenterà per me questo o quell'oggetto...ogni volta sono andata indietro con la memoria, ogni volta mi sono fermata a ricordare gli odori, i suoni, le sensazioni che quelle cose avevano avuto in un tempo tanto lontano per me...poi, arriva il momento che non ti aspetti, arriva l'incontro con quello che, ci avresti giurato, avevi buttato anni fa, con quello di cui volevi sbarazzarti perchè sapevi che se ti fosse capitato sotto gli occhi ti avrebbe fatto sanguinare di nuovo il cuore, con quello che a prima vista neanche riconosci perchè dentro di te sai che è al macero da mesi..invece è lì, e ti guarda beffardo come per dire "credevi di esserti liberata di me, eh?"....un diario....prima dell'epoca delle moleskine, vista la mia memoria da pesce rosso, avevo un'agenda azzurra, con i fogli abbastanza grandi per annotarci ogni giorno tutto quello che mi succedeva...e la prima annotazione era di 34 mesi fa, due mesi dopo quel giorno di fine giugno 2005 in cui tutto quello in cui credevo e tutto quello che avevo è crollato miseramente all'improvviso lasciandomi lì sola a chiedermi "e ora?"..poi c'è stato il viaggio in Catatoniatown, e quando ho ricominciato a scrivere ero già qui a Milano, fiduciosa e ottimista sul futuro che questa cattedrale di cemento poteva regalarmi...poi c'è l'amara considerazione che dopo tanti mesi non è cambiato niente, se non la conferma che no, quel cuore non batteva più, che non c'era voglia, istinto, affetto per nessuno..poi all'improvviso l'illuminazione...arriva lui e mi riporta alla vita, e io sono incredula, impaurita ma per nulla diffidente, prima non lo ero, mi chiedevo "sta succedendo davvero a me?", riportando le parole che lui mi dedicava...ho scritto poco su quel periodo perchè ero troppo impegnata a buttarmi a capofitto in quella storia difficile ma che sembrava non impossibile..dopo un pò di mesi altre parole, del tutto diverse, la speranza che un fulmine lo colpisse e lo sgretolasse così come lui aveva sgretolato i miei sogni e le mie speranze, una cattiveria che io non avevo mai provato in vita mia, la rabbia di aver creduto a delle parole così belle, a dei gesti così travolgenti, il rancore per non aver distinto il corpo e la mente e per essermi detta ogni volta "è solo una cosa fisica, non ci sono dentro fino al cuore", l'istinto di vendetta, la voglia che tutto gli andasse storto...parole che non credevo aver scritto, parole che avevo cancellato dalla mia mente, parole che non sembrano mie, non sembrano venire dalla mia testa, parole che però sono lì, e che ho scritto e pensato io...o la "fui io"..
Non so se esiste un episodio di rottura nella vita di ogni persona...non so se c'è per tutti quel momento in cui capisci davvero che non sarai più quella di prima..beh, per me quel momento è stato quello, e la cosa più strana è che io non me ne rendevo conto..la cosa assurda è che avendo superato in due giorni la delusione per quel fallimento, avendo pianto ininterrottamente per 24 ore e avendo deciso che"ora basta, sto bene" credevo di aver messo tutto da parte e invece eccolo lì, che riaffiora e mi guarda in faccia e mi dice "tu non eri così prima..."...e io non ero così prima, io perdevo la testa davanti a un sorriso, mi innamoravo di tutto, io sognavo a occhi aperti chiunque mi dicesse una cosa carina, io credevo nella lealtà delle persone e nella purezza dei sentimenti, io sapevo che se davo una parte del mio corpo era perchè in cambio avrei ricevuto amore, affetto, o almeno un pò di tenerezza...e ora? ora mi ritrovo a pensare alle cose fatte negli ultimi mesi, cose che non avrei mai pensato di fare, a un cinismo bieco che mi ha portato a calpestare le persone per la legge del più forte, nei pochi casi in cui il più forte ero io, e ad alzarmi da un letto senza avere nessuna aspettativa e mettendo in chiaro che aspettative non dovevano esserci per nessuno, ho cominciato a prendermi quello che le persone potevano darmi senza chiedere o pretendere niente perchè "tanto lo so come finisce"..e in mezzo a tutto ciò, la convinzione di aver amato ancora, di nuovo in maniera totale e pura, qualcuno che non guardavo neanche negli occhi, come se chi agiva col resto del mondo e chi cercava di dare il proprio cuore a lui fossero due persone diverse...ero io? ero io in entrambi casi? "is it me, for a moment?" ..e se è così, in quale momento? the past is calling, ma non so in quale passato devo provare a tornare per sentirmi di nuovo nel mio corpo..non si può essere cinici e romantici, spietati e dolci, crudeli e teneri, puttane e suore, realisti e sognatori, sporchi e puliti, menefreghisti e coscienziosi, altruisti e egosti allo stesso identico tempo, nella stessa identica vita...o sono così fragile da cambiare faccia a seconda di chi mi trovo di fronte? o forse non è fragilità, forse è istinto di sopravvivenza spalmato male sui due fronti, perchè non vedo vie di mezzo, o bianco o nero, o tutto o niente, o si parte a mille o si inchioda di botto, l'equilibrio è solo un vecchio ricordo o è solo tutta una lunga fase di passaggio in attesa di fermarmi in un porto sicuro? o forse, soluzione più probabile, sta facendo semplicemente troppo caldo a Milano in questi giorni e ho troppo tempo libero? :D


song of the day "Riprendere Berlino" Afterhours

(o qualcuno uccide Manuel Agnelli o me ne vado sotto... :D)

mercoledì 25 giugno 2008

Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo...

Oggi parlano gli Afterhours, oggi sono loro la mia voce, le parole che non riesco a tirar fuori le hanno già scritte loro...i destinatari sono tanti, vari ed eventuali, casuali e voluti, sconosciuti e misteriosi, oggi le parole la Robbb non riesce proprio a metterle nero su bianco, oggi vado di citazioni e le song of the day sono due...





La Vedova Bianca



C'è qualcosa dentro di me
Che è sbagliato E non ha limiti
E c'è qualcosa dentro di te
Che è sbagliato E ci rende simili
E un bacio sporco sa
Spogliarmi il cuore dagli incubi
Un bacio sporco sa
Come un miliardo di uomini
Vieni a fare un giro dentro di me
O questo fuoco si consumerà da sé
E se una vita finisce qua
Quest'altra vita presto comincerà

Nel tuo letto la novità
E' fare a pezzi l'anima
Ma la violenza della stabilità
E' un modo di morire a metà

E un bacio sporco sa
Spogliarmi il cuore dai demoni
E c'è qualcosa dentro di noi
Che è sbagliato ma ci rende simili

Un bacio sporco sa
Come un milione di anime
E se una vita finisce qua
Quest'altra vita presto comincerà

So che puoi Gettarmi via
Ma ciò che vuoi Lo voglio anch'io
E' troppo, troppo presto
E' male
Le tue labbra sono nude
Sai che è solo il tempo
A rivelare la stagione

Vieni a fare un giro dentro di me
O questo fuoco si consumerà da sé
Un bacio sporco sa
Spogliarmi il cuore dagli incubi
Un bacio sporco sa
Come un miliardo di uomini

E anche tu hai qualcosa dentro di te
Che è sbagliato e ci rende simili
C'è qualcosa di nuovo per te
E' sbagliato perché non ha limiti
E anche tu hai qualcosa per me
E' sbagliato ma ci rende simili
E' sbagliato ma ci rende simili
E' sbagliato ma ci rende simili





Voglio una pelle splendida

stringimi madre ho molto peccato
ma la vita è un suicidio l'amore un rogo
e voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida
senza un finale che faccia male
coi cuori sporchi e le mani lavate
a salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
bacia il colpevole se dice la verità
ma si
ma si
ma si
ma si

passo le notti nero e cristallo
a sceglier le carte che giocherei
a maledire certe domande
che forse era meglio non farsi mai
e voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida
a salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
bacia il colpevole se dice la verità
mercy
mercy
mercy
mercy

voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida
a salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
bacia il colpevole se dice la verità
mercy
mercy
mercy
mercy



la domanda del secolo é:
è quello che sai che ti uccide o è quello che non sai?

sabato 14 giugno 2008

A volte....


.....sarebbe meglio non alzarsi neanche dal letto....e poi se la pensano così anche loro due, come dargli torto? :D






lunedì 9 giugno 2008

Giuggiole

Assetto di guerra: alle 20.50 eravamo già al Bicocca Village, pronte e determinate... 2 biglietti, alti, centrali, poi al bar, cestello di pop corn maxi XXL, un litro di coca (light, chiede sonia, se è possibile) e 8 euro di caramelle gommose di 12 tipi diversi... entriamo nella sala 11 del megastramultiplex...tutte coppiette...("ma tu ci porteresti il tuo ragazzo a vedere il film di S&TC?" "mang per un gazzzz")... dopo 40 minuti di trailer inizia il film....dopo 2 ore e 20 finisce...usciamo soddisfatte ma provate, sonia per aver mangiato praticamente tutto il pop corn e io con le mandibole che sembravano essere state prese a cazzotti tutto il tempo perchè altro non ho fatto che trangugiare quelle centinaia di oggetti gommosi e mollicci (ne sono rimaste 14 nella bustina...) che si attaccano persino al lavoro che il dentista ancora deve fare...soddisfatte ma non troppo, Carrie non fuma più, la bambina di Charlotte è sempre presente per evitare le volgarità, alla fine finisce come voleva lui, ma rivedere le 4 ragazzacce fa sempre bene, anche in una serata in cui un piccolo pensiero fisso non ti abbandona mai neanche mentre affondi le dita in chili di pop corn..ma vabbè, ci sta tutto....

due le frasi epiche..... "hey tu cazzone vagante, sto parlando io!" di Samantha, e poi la solita Mirandarobb che però come al solito a volte esagera... "Voi due siete dei pazzi a sposarvi, il matrimonio rovina tutto"...... la mia parte cinica (presentissima al momento..) ha risposto "vero...soprattutto quello di quelli che magari vorresti sposare tu"...
serata finita alle 5 di mattina circa (come sempre ormai, tanto chi dorme) con puntata casuale, giuro casuale, della quarta serie di S&TC sull'ansia nell'attesa di una mail, di un sms, sulla tecnologia che invece di aiutarci ci complica la vita...e sul fatto di andarsi letteralmente a prendere quello che si vuole...poi magari vedi un film che non hai mai voluto vedere perchè "sarà una cagata" e da lì capisci che alcune cose devono restare lì dove sono, perchè è il loro posto nel mondo, perchè qualcuno è arrivato prima di te, perchè da qualche parte è scritto così anche se daresti tutto l'oro del mondo per cambiare le cose, ma alcune cose non le DEVI cambiare, e non solo perchè la sofferenza che crei poi il karma te la ributta contro, ma perchè...è giusto così...a volte bisogna girare l'angolo ignorando quello che stai lasciando dall'altra parte della strada, senza dimenticarlo mai, portandolo comunque con te..ma girando l'angolo....



song of the day "wasted reprise/black" pearl jam

(...cercavo solo la prima, giuro, però anche la seconda ci va veramente a piccione come dicono a Tarde :)..destino bastardo!)

domenica 8 giugno 2008

E' accaduto a Tramon Town..

A Twin Peaks i padri vittime di possessioni maligne violentavano e uccidevano figlie e nipoti, bellissime e insospettabili donne asiatiche sparavano ad agenti dell'FBI, famiglie apparentemente perfette nascondevano terribili segreti...a Tramontone la notte si incendiano le macchine, ogni tanto si ritira la spazzatura dai cassonetti, le strade presentano crateri di un metro di ampiezza e si impiegano circa 7 minuti per fare 350 metri con la macchina...
Cronaca di 10 giorni annunciati...Taranto mi mette i brividi (positivi)ogni volta che ci arrivo, con la macchina o col treno...la riconosci per gli inconfondibili altoforni dell'Ilva, che piano piano ci stanno ammazzando tutti però ammetto che è suggestivo al tramonto vedere la luce viola nel cielo (cerco di vedere positivo in tutto...), la riconosci perchè appena arrivi nella zona del porto la puzza (odore?) del pesce ti "inebria" in maniera stupefacente..la riconosci perchè alla faccia di tutti, l'unico ponte girevole al mondo ce l'abbiamo solo noi...la riconosci perchè appena arrivi sul lungomare la gente ti suona il clacson 3 centesimi di secondo prima che il semaforo diventi verde (ma come fanno a saperlo?)..la riconosci perchè tutta la città è tappezzata di bandiere rossoblu e tutta la città la domenica pomeriggio si ferma per vedere la partita del Taranto,e se qualcuno si permette a telefonare tra le 16:00 e le 18:00 rischia di essere bandito dalla tua vita per sempre... la riconosci per l'accento con cui ti apostrofano tutti, per quel dare ancora del "voi", per i bambini che ancora hanno il gusto di giocare a nascondino dietro le macchine nel cortile ("tana per mirko dietro la macchina del sig. Pala dell'ottavo piano!"), la riconosci perchè quando chiedi una birra nessuno ti chiede "quale?", ti danno in automatico la Raffo (e fanno bene...)..la riconosci perchè Taranto si porta tatuata addosso tutti i segni del dissesto, quel fallimento del Comune che si è portato dietro i sogni e i soldi di un sacco di gente, quelle speranze di cambiamento che si sono dissolte...la gente ci scherza su, dice "abbiamo il debito pubblico uguale a quello del comune di New York", mica pizza e birra, siamo importanti noi...la cosa peggiore di tutto ciò però, è che Taranto non sembra aver voglia di rialzarsi...sembra aver perso tutta la fiducia che aveva arduamente trovato, la gente ti risponde "ma cce m' n' futt' a mme?" quando gli parli di rinnovamento, promozione, miglioramento...Taranto è diventata una città dove la diffidenza è un sentimento sano, e se vuoi fare qualcosa per cambiare la situazione sei o pazzo o un povero illuso...
ma io voglio credere che qualcosa possa cambiare...Candide is back in town, in una città bella nonostante tutto, e voglio davvero provare a fare qualcosa...se non andrà bene almeno non avrò il rimpianto di non averci provato.. non sarà facile tornarci a vivere dopo 11 anni, non sarà per niente facile e ho già avuto un assaggio di tutte le cose e le persone che mi mancheranno, ma se ho dato un opportunità a Milano perchè non darla alla vecchia Taras?

E in fin dei conti, se mi piace tanto Twin Peaks nonostante tutti i suoi difetti, perchè non dovrebbe piacermi vivere nella mia strana città?



song of the day "la città vecchia"

lunedì 26 maggio 2008

I'm a sensation...

A volte basta poco...la sensazione di un minuto, o due, o dieci, o sessanta, non lo sai più perchè il tempo si ferma...a volte basta un contatto inaspettato, un brivido, un battito accelerato...a volte queste cose arrivano, quando non te le aspetti, quando pensi di aver dimenticato cosa sono...e quando succedono, ti riempiono il cuore ma anche la testa, ti scatenano mille pensieri che non hanno nulla a che fare (almeno apparentemente...) con tutto questo...e quando parte la testa, quando inizi a pensare, vedi tutto scuro, vedi tutto confuso, è come cercare di guardare in lontananza attraverso una pioggia battente...e metti in discussione tutto...Già, mettersi in discussione dovrebbe essere una bella cosa, ma non quando i tuoi impulsi hanno (sempre) la meglio sulla ragione, e mettersi in discussione significa mettere in dubbio verità e pensieri che fino a ieri ti sembravano assoluti, perfetti, e da qui nascono solo problemi, è la sola cosa certa....devo pensarci, devo capire, ho pensato, ho capito, ma in realtà sono un cane che si morde la coda e con tutta probabilità sono un boxer (cit.) perchè non riesco a non cadere negli stessi errori, perchè sbatto, e forte, ma poi mi rialzo pronta più a cadere che a stare in piedi...forse a volte non bisognerebbe rialzarsi da soli, ma aspettare che qualcuno ti sollevi da terra...post criptico che capiranno solo 2 persone, e chissà, nei deliri di quando cadi, sbatti la testa e sbarelli, nei sogni misti di alcool e occhi che si chiudono stanchi sulla notte ma che vogliono restare aperti a cogliere e cercare di non far sfuggire un attimo bellissimo quasi surreale per le emozioni che ti da, magari un giorno lo capiranno in 3...... buona notte amici miei... scusate il delirio notturno ma non riesco a dormire stanotte .. :)




song of the day (eliminando i riferimenti temporali e tante altre cose, ma mi stava ispirando :D) "la descrizione di un attimo" tiromancino

mercoledì 30 aprile 2008

Impressioni....

Capita, a volte, mentre ti prepari la cena, sorseggi vino, fumi l'emmesima sigaretta, ti rilassi essendo grata per il giorno festivo che domani ti vedrà spalmata a letto in totale stato di "off", di fare un annoiato zapping col telecomando della tv accesa quasi per caso, e di sentire una canzone che pensavi essere stata dimenticata, ma che riconosci dalla prima nota, e che ti fa restare imbambolata lì a cantarla a labbra socchiuse, quasi incantata davanti al fatto di ricordarti tutte le parole......Ci sono canzoni che non si dimenticano mai, canzoni che hai legato a momenti particolari della tua vita, quando ti facevi 100 km (o 450) per andare a sentire un concerto, quando non avevi la sveglia la mattina, quando a 1 settimana da un esame scoprivi di aver dimenticato di "guardare" le 400 pagine di dispense in inglese del '600 lasciate dal professore in segreteria, quando l'orologio non lo guardavi per giorni interi e le cene duravano fino alla colazione del giorno dopo compresa...poi quei tempi passano, e ti ritrovi a 1000 km dalla tua famiglia, dai tuoi amici, dalle tue abitudini da studentessa, finalmente (o sfortunatamente) laureata, senza più scuse, con qualcosa dal nome tipo "futuro" da prendere in mano e gestire per la prima volta totalmente da sola...e decidi, quando le poche certezze che hai crollano di colpo, di partire, di ricominciare da qualche altra parte, e fai una scelta casuale, sfidando i luoghi comuni e pensando in termini economici, decidi di andartene da sola, con uno zaino da trekking, a provare a far qualcosa, a fare mille colloqui e consegnare duemila cv, e alla domanda "cosa vuoi fare da grande?" la risposta non c'è, ma pensi di scoprirla a breve, e questo a breve non arriva mai....e a volte ti senti persa, a volte ti senti sola, a volte ti chiedi se hai fatto la scelta giusta, e a volte, nei momenti morti del lavoro, cerchi qui e lì su internet di fare amicizia con quella grande città che chissà per quale motivo hai scelto...e cerchi un posto dove, il sabato successivo, poter vedere una partita di rugby, del 6 nazioni, perchè quel we i tuoi amici, ai quali cercavi di imporre quello strano sport che "ma non è calcio, ma che fanno, ma si menano davvero??" sono fuori città...e mentre cerchi quel pub, dove sai già che difficilmente andrai, perchè sei timida e non esci da sola per andare in un pub, maledetta timidezza, che forse è colpa sua se qui non conosci ancora quasi nessuno, finisci su un sito che conoscevi, scopri una chat dove scopri di poter entrare, e timidamente chiedi "conoscete un pub a milano dove vedere italia-scozia?"..e la risposta che ottieni, in coro, da perfetti sconosciuti, è "ma vieni a roma a vederla con noi!!!!"..e sorridi, davanti a questi folli che "ma chi siete??"..e dopo qualche ora ti ritrovi a camminare sulla strada di casa e pensi "però sarebbe bello..."...e visto che tanto razionale e normale non sei stata mai decidi di andare, vai in stazione a fare il biglietto per un viaggio strano, per incontrare gente mai vista prima, per vedere finalmente dal vivo quello che per anni hai visto in tv, con tanta emozione e un pò di paura che la fottuta timidezza ti blocchi ancora...invece, il 18 marzo 2006 ti trovi a Roma in mezzo a persone sfiorate e sconosciute che un giorno chiamerai amici, di fronte a te in piazza del popolo vedi un gruppo di ragazzi vestiti in gialloblu e non immagini che un giorno quello con le basette e la coppola diventerà il tuo autista-papero-traslocatore-amicodelcuore, che quella biondina col fidanzatone diventerà uno dei tuoi punti di riferimento e che condividerai con lei apprezzamenti manzistici e indimenticabili serate col mare di Zena come panorama, non sai che la tua omonima con il tacco 12 ("ma come fa???") diventerà colei che ti aprirà casa sua e il suo cuore e che nonostante qualche incidente di percorso resterà una delle più belle persone mai incontrate..e da lì tutto è diventato storia, da lì ci sono state mille roma, mille genova, mille bologna, mille parma, mille torino, mille verona, mille valdagno, mille rovigo, mille venezia, e scusate se dimentico qualcosa, ma dimentico solo di scriverlo, ma non le dimenticherò mai, perchè quello che in questi 2 anni avete rappresentato per me non si può scrivere in un blog, perchè il senso quasi di colpa che sento verso me stessa e un pò anche verso voi ad andarmene a 1000 km da qui, ora che rifaccio il percorso inverso di 3 anni fa, con la stessa senzazione di ritrovarmi lontana dalla mia famiglia, dai miei amici, dalle mie abitudini, dai we improvvisati e da quelli preparati con tante attenzioni, da quelle persone che nolente o volente sono diventati la mia vita, che scandiscono il ritmo delle mie giornate e che trovano sempre le parole giuste da dire nel momento giusto nel posto giusto...quello che provo per voi non si può raccontare......tornando al titolo, la canzone era "impressioni di settembre" e mai come ora me la sento mia, ora che ancora "respiro la nebbia, penso a te", e quel "te" siete tutti voi, e questa fottuta nebbia un giorno mi mancherà, ma anche quando non la vedrò, quando davanti a me avrò quel mare che chissà perchè come ha detto qualcuno manca così tanto a chi è nato tra le onde e tra le onde continua a vivere, io penserò a voi...credetemi, sono commossa alla fine di questo post marea, ho le lacrime agli occhi perchè sento che mi mancherete come l'aria, perchè maledizione non passa momento che non mi chieda come farò senza di voi, ma so che mi sarete vicini, anche lontani, e la canzone del giorno non può che essere questa...non concludo, perchè tutti voi sapete cosa vi direi...



song of the day "stay (faraway, so close!)"

venerdì 25 aprile 2008

Dare, avere.

Nel lavoro che sto facendo adesso, la differenza tra dare ed avere è il fulcro di tutto...quando muovi cifre vorticose a 6 zeri, 10 cents di dare od avere sono tutto...inizialmente dicevo "che sarà mai, mando tutto a pareggio" e invece no, quei piccoli apparentemente insignificanti soldini servono a tenere in piedi l'equilibrio dei delicati movimenti contabili che intercorrono tra noi e i clienti...
Io non sono fatta per questo lavoro...
I centesimi per me contano, contano tanto, ma fanno parte di un contesto unico, non devo confrontarli ai milioni che non ho, li gestisco perchè sono loro il mio piccolo mondo...
Il mio piccolo mondo sta per cambiare....
Dare, avere....alla fine del mese si fa il bilancio...improrogabile, il 30 o il 31, deve essere lì, consegnato con tutti i dettagli, con una crocetta verde o rossa....io i bilanci li faccio quando gli allarmi dentro di me suonano nel mezzo della notte e mi fanno passare ore a fissare l'orario proiettato sul soffitto, quando sento di non sopportare nessuno perchè non sopporto me stessa (cit.tatinica.. :D), quando mi chiedo, nel bel mezzo di una piazza a Roma, circondata da amici e piena di alcool "ma che sto facendo?", quando a pochi giorni dal 29esimo compleanno, alla domanda ciclicamente autoimposta "sei felice?", a cui nonostante tutto ho praticamente sempre risposto "sì", rispondo "no", quando ti rendi conto che la vita che stai facendo non ti piace, e quando senti che arriva il momento di prendere una di quelle decisioni eclatanti, a metà tra il razionale e l'impeto di follia, una di quelle decisioni con strascichi pesanti, per te e per chi ti sta intorno, una di quelle decisioni che continuano a tenerti sveglia a fissare l'orario sul soffitto la notte, ma che ti danno la sensazione di avere un peso in meno sul cuore...
Mesi fa, davanti alla prospettiva di tornare a casa, mi veniva l'ulcera...davanti all'idea di "crescere", di tentare l'avventura dell'imprenditoria, di tornare ad affrontare vecchi fantasmi e nemici spesso invisibili che 3 anni fa avevo deciso di cercare di dimenticare, mi sentivo stringere lo stomaco...ora le cose sono cambiate...ora la mia ulcera ha un tatuaggio con la madonnina e il duomo, e con la P allungata...ora mi sento pronta a crescere, a fare il salto, a sfidare la sorte....sarà difficile, sarà difficile affrontare il distacco dalla mia seconda famiglia, dalle mie sorelline minori, da tutti gli amici incontrati per caso e diventati importanti, dalle abitudini, dai posti che ho imparato ad amare, dai week end fuori porta a guardare partite di rugby e mangiare bere ridere cianciare fino a notte, sarà difficile, ma è una sfida che è arrivato il momento di affrontare.....
Me ne torno a casa, a provare a correggere la fortuna, a trovare un angolino di pace, a creare un piccolo paradiso con vista mare, portando con me, dentro di me, tutti quelli che mi hanno aiutato e amato in questi anni, quelli che sono il mio buongiorno e la mia buonanotte, quelli con cui ho condiviso momenti radiosi e oscuri...vi voglio bene, e non ve lo dico per retorica....e per quanto vogliate restare attaccati alle vostre casette padane, sappiate che una parte di voi si trasferirà presto in Terronia!


song of the day "camera a sud" vinicio

venerdì 21 marzo 2008

Ultimo.

Ultimo giorno di lavoro qui...giornata passata a mandare mail, a salutare gente, a scambiare contatti con persone che non ho mai visto in faccia ma con cui ho passato ore al telefono, a pensare "è l'ultima volta che faccio sta strada"... io mi lego molto ai luoghi, alle date, e in fin dei conti a sto posto (e alla sua credenza..) mi ero affezionata, e un pò anche alla gente che c'era dentro, a qualcuno per lo meno... è una giornata molto strana questa, tanti pensieri, tante paure, tante aspettative...ieri riprendevo un discorso che feci tanti anni fa..alle cose, nella vita, io ci arrivo rotolando, come i birilli del bowling..anche se per qualcuno il bowling è una scienza esatta, per me è una combinazione di fortuna, fato, equilibri che pendono da una parte o dall'altra della pista...ecco, la mia vita è una pista da bowling, quello che succede nel tiro successivo è sempre un'incognita... vedremo come va questa nuova avventura, anche se 1 ora in più di libertà non mi sarebbe dispiaciuta...intanto, grazie a tutti per il sostegno :)


song of the day "nella mia ora di libertà" faber

mercoledì 19 marzo 2008

Una giornata senza pretese..

Lunedi 17 marzo 2008...un St. Patrick Day atipico, diverso dagli ultimi 2...negli anni passati ero a Roma, il 17 era sempre o prima dell'ultima partita del 6 nazioni oppure era lo stesso giorno...quest'anno invece il 16 era già tutto finito, Roma, week end, 6 nazioni, chiacchiere e alcool...un S.P.D. in cui l'unico impegno in agenda è la parola "colloquio" alle 9 di mattina, orario terribile per un reduce del week end romano..un S.P.D. iniziato male, con 40 minuti di attesa alla fermata del bus, con un cerchio alla testa testimone dell'ennesima notte insonne, con un pensiero amarcord che si vorrebbe ricacciare via... un S.P.D. che festeggerai per abitudine comprando 4 latte di guinness da bere a casa, sul divano, col gatto lì a farti le fusa.. da una giornata così, non ci si aspetta nulla..
Forse hanno ragione quelli che dicono che le cose succedono quando uno smette di pensarci..forse è vero che la ruota prima o poi deve tornare a girare...forse è vero che quando raggiungi il massimo grado di stress poi le cose possono solo migliorare....forse vale la pena a volte toccare il fondo, perchè più in basso di così non puoi andare...
In questo anomalo S.P.D. è arrivato quello che speravo ma non credevo potesse succedere, una telefonata mentre stai per rientrare a casa dopo l'ennesimo colloquio, la voce al telefono che ti dice "il posto è tuo, cominci settimana prossima", sensazioni belle, forti, vorticose...cazzo, finalmente succede quello che voglio, pensavo che non avrei mai più provato questa gioia..
Il week end è stato...strano...non brutto, non negativo, assolutamente...ma pieno di distorsioni, di incasinamenti, di momenti anche bassi....chi mi conosce sa che l'ipocrisia non fa per me, non dirò solo rose e fiori dei 2 giorni di Roma...non l'ho vissuto con la serenità delle altre volte, e so benissimo che la colpa è solo mia, della mia stanchezza, della mia tensione, della mia ansia...però non posso farci niente, mi son trovata in ballo e ho ballato, e sento di aver dato quasi il peggio di me...da qui la decisione di un attimo di isolamento, semplicemente per riprovare il gusto di stare in mezzo alla gente, semplicemente per sentire qualcosa di "leggero" intorno...è una decisione egoista probabilmente, ma bisogna crearsi delle priorità, e rispettarle...e so che chi mi vuole bene, mi capirà.. :)


song of the day "Creep" Stone Temple Pilots