giovedì 19 febbraio 2009

Biciclette elettriche

Vero.
Sono sparita.
Mi sono allontanata dal pc, dal blog, da un sacco di amici.
Ma quando ci si allontana da qualcosa, o da qualcuno, è sempre per avvicinarsi a qualcosa, o a qualcuno.
Io mi sono avvicinata.
Io mi sono innamorata.
Di qualcosa, e forse anche di qualcuno.
Mi sto innamorando...forse di nuovo ho la capacità di lasciarmi andare sentendo che alle spalle c'è qualcuno che mi sorregge. Mi sto innamorando della voglia di affrontare il freddo, il vento, la neve. Mi sto innamorando del sorriso mattutino del sole che si affaccia dalle montagne. Degli sguardi della gente intorno. Delle parole gentili delle persone. Dei silenzi, e della musica a tutto volume nelle cuffie nel bus. Dei ponti, e di quello che c'è sotto. Della voglia di cambiamento. Delle sciarpe, dei cappelli, delle mani gelate, perchè i guanti, i guanti no.
Mi sto innamorando di una città. Di questa città, dove quasi per caso ho deciso di venire a vivere. Mi piace il modo cortese ma discreto con cui ti accoglie, mi piacciono le case delle bambole che la sera diventano cattedrali gotiche che a vederle al buio fanno quasi paura. Mi piace guardare il cielo blu, ma blu davvero, che guardo con le mani sulle ginocchia la mattina per cercare la forza di affrontare i - X gradi che mi aspettano puntuali.
Mi sto innamorando, perchè quando sono tornata da Roma, col fiato ancora sospeso, perchè certe giornate e certe persone ti segnano, ti caricano, ti danno la vita come nessun altro, perchè certi ricordi non li cancelli (e perchè dovresti poi...), perchè gli abbracci e i sorrisi degli amici sono la vera linfa vitale, perchè certe persone giocano coi miracoli, ma se impari a capire, a capirle, rispondi a tutto con un sorriso, prendi quello che devi prenderti, lo metti in un angolo del cuore e guardi avanti, e impari a cancellare le ombre al tuo fianco quando sono lì solo per un gioco alcolico del destino....quando sono tornata, e ho rivisto la piazza, i parchi, le chiese, mi sono quasi commossa..mi sono sentita a casa, nonostante non avrei mai lasciato quello e quelli che mi lasciavo alle spalle..mi sto innamorando, perchè ho messo piede in questa città con una valigia piena di debiti e crediti del cuore un mese fa, terrorizzata non tanto da quello che stavo raggiungendo ma da quello che avevo appena lasciato lontano chilometri, con una miriade di domande che mi tengono sveglia da anni, e in questa città, ritornando dopo aver lasciato la stessa ombra di un mese fa, ho trovato le risposte....e le ho trovate quando ho smesso di cercarle, come nella migliore tradizione, perchè il cuore perde pezzi e li ritrova quando non è sotto pressione, quando intorno c'è pace e silenzio, e nel mio caso ci sono anche le montagne....
E mi sto innamorando di qualcuno. Questa città mi ha fatto davvero fare la pace col mio cuore. Mi sto innamorando di me stessa. Di quella che sono, di quela che non potrei non essere. Perchè non importa quanto vai bene agli altri, se prima non vai bene a te stessa. Perchè se chi hai amato più di chiunque altro al mondo non sa amarti come dovrebbe, meglio volersi bene da soli. Meglio dare la colpa al destino che a te. Meglio pensare che poteva andare meglio, ma è andata così. Ed è bello svegliarti la mattina e vedere il sole, e sentirlo dentro di te, meglio di una tempesta di neve che ti ha sballottato per troppo tempo, che ti ha levato l'energia. Quella ancora non ce l'ho...mi amo con debolezza, devo recuperare le forze dal cuore che ho cercato di tenere vicino il più possibile..ma so che quella forza la ritroverò. Sotto un ponte forse, in un abbraccio forse, in un sorriso forse, ma la ritroverò, e sarò di nuovo io, con la stessa voglia di lasciarsi andare sentendo che alle spalle c'è qualcuno che mi sorregge....



song of the day "cenere" marta sui tubi

venerdì 6 febbraio 2009

Per la cronaca...


..mezzora fa ho firmato un contratto di lavoro. Inizio lunedi e "finisco" a maggio 2010. Le sensazioni che si stanno accumulando dalla telefonata dell'agenzia di stamattina sono molteplici..paura, emozione, incredulità...sono pronta, ora il 2009 è cominciato davvero, ora sì che possiamo parlare di anno zero...ora sì che si può dare spazio a tutto il resto..

E sempre per la cronaca, se una foto può immortalare un momento, ecco l'attimo di cui parlavo in "Neve"...secondo me questa foto è quasi mistica...

lunedì 2 febbraio 2009

El scioco del rugbi

Ci sono pittori che si commuovono davanti a un quadro. Ci sono scrittori che hanno i brividi davanti alla copertina di un libro. Ci sono attori che si incantano davanti alla locandina di un film.
Io non so fare nulla di tutto ciò...ma riconosco le stesse sensazioni, le stesse emozioni, la stessa gioia pura..io provo tutto questo davanti a una palla ovale.
Il rugby. E' entrato nella mia vita in modo bizzarro, quando per errore...in Romania mi sono poggiata su un mucchio di mattoni che all'improvviso si è mosso. Era una macchina da mischia, e io sono passata dal terrore alla curiosità in un attimo...sapevo cos'era il rugby, e guardavo anche le partite in tv, ma sapevo solo che la palla si passa all'indietro e che quando schiacci la palla oltre l'ultima linea hai fatto meta...mai, in quel giorno di maggio, avrei immaginato che il rugby è molto di più, e che mi avrebbe dato così tanto..
Primo appuntamento dell'anno, partita dei muccati di rugby.it a Recco, nella mia amata Liguria che da troppo tempo stavo trascurando...e per la prima volta, dopo lunghissimi mesi, avrei incontrato quelli che continuiamo a chiamare "i sitaroli" ma che rappresentano molto di più, che sono Amici con la maiuscola e il grassetto, che nonostante la distanza ho sempre sentito vicino, chi più chi meno, era la prima volta che rivedevo qualcuno senza le distanze colmabili di un litigio, era la mia prima partita dopo un tempo interminabile...e mi sono ritrovata davanti alla club house del Recco emozionata, col cuore a mille e le gambe che mi tremavano, mentre da lontano vedevo l'allegra mandria del rugby avvicinarsi, coi borsoni, le bottiglie, i sorrisi di chi sa che sta per affrontare una giornata bella come poche, una giornata che nonostante la pioggia, il freddo, le botte (per chi era in campo) sarebbe stata ricordata con una gioia negli occhi e nel cuore che sarebbe durata a lungo, che ti avrebbe fatto compagnia fino al prossimo incontro...
E' difficile spiegare il mondo del rugby ai non addetti ai lavori...è impossibile far capire come ci si sente dopo il week end di giugno a Bologna a chi non c'era...non ci sono parole per spiegare l'incredibile fratellanza che si riesce a vivere con queste persone conosciute un po' per caso e che poi sono diventate i pezzi fondamentali del puzzle della tua vita...io ho avuto una sensazione forte e chiara al primo dei numerosissimi brindisi di sabato scorso...che quello era il mio posto, che non volevo essere da nessuna altra parte nel mondo, con nessun altro...quello è il mio mondo, l'ho scelto io o mi ha scelto lui, non importa, ma di tutte le cose che ho cambiato nella mia vita negli ultimi anni, il rugby è rimasto il punto fermo, è rimasto il faro, è rimasto il rifugio in cui andare ogni volta, quando le cose andavano bene o andavano male, con qualunque tempo, atmosferico e no, la grande famiglia del rugby mi ha sempre accolto a braccia aperte, con un sorriso sulle labbra e con un bicchiere di birra in mano..e basta così poco per sentirsi a casa...io non ho un posto nel mondo, non riesco a pensare un posto che sia davvero casa mia, sono ancora alla ricerca del luogo in cui fermarmi, se mai mi fermerò, ma sapere che c'è sempre un campo da rugby, una club house e degli amici speciali ad aspettarmi mi fa sentire bene ovunque...grazie di tutto, grazie per avermi aspettato, grazie per esserci stati, grazie dei sorrisi e delle parole, grazie di esistere davvero....ci vediamo tra poco a Roma :-)


song of the day "canzone del 6 nazioni" ... qualcuno sa il perchè :D