giovedì 27 novembre 2008

Smentite


Se ne dicono tante sulla felicità, da sempre...c'è chi dice che è senza limite, viene e va, c'è chi dice che è un attimo, che è una pistola calda, che la felicità è dare senza ricevere nulla in cambio, che è la più grande truffa inventata dal capitalismo, che è una perdita di tempo, che è un'illusione, che è un bicchiere di vino con un panino (:D), ce n'è per tutti i gusti, in positivo e in negativo...la citazione che mi ha sempre incantata però è "La felicità si racconta male, perché non ha parole. Ma si consuma, e nessuno se ne accorge", che la mia labile memoria attribuisce a Dostojevski, appare in due film favolosi, "Anna e le sue sorelle" di Allen e "Jules e Jim" di Truffaut, in entrambi come didascalia, e ho sempre trovato incantevole...ho sempre creduto a questa cosa, come una verità assoluta, come la copertina con cui coprirmi quando le cose andavano male, era la mia consolazione all'incedere triste e lento del corso delle cose...però l'altro giorno ci ripensavo, e mi sono trovata in disaccordo...no, non è vero che la felcità si consuma e non ha parole, non è vero che è astratta, che ci cammina sopra come un'ombra e quando cala il sole non è più con noi...credo che la felicità, per tanti versi, sia tangibile, la felicità puoi toccarla con mano, puoi sentirne il sapore, il profumo, la felicità non è per forza qualcosa di talmente tanto grande e immenso che ti leva il fiato, non è solo l'amore della tua vita, non è solo il batticuore, non è solo trovarsi di fronte ad un quadro strepitoso, a un monumento perfetto, non è solo vincere al superenalotto, non è solo avere tutto quello che si vuole (che poi, detto tra noi, ma chi ce l'ha?)..la felicità è racchiusa, forse un po' nascosta, in tante piccolissime cose...la felicità è un cioccolatino fondente che lasci sciogliere lentamente in bocca, la felicità è vedere di nuovo il sole dopo giorni di pioggia, la felicità è cogliere di sorpresa dei passerotti che mangiano i croccantini del gatto, la felicità è quel miracolo di Dio di Ascanio che quando mi guarda si incanta e mi abbraccia e non vuole più andare via e frigna persino quando lo prende in braccio sua madre, la felicità è dividere cibo cinese e vino con gli amici dopo una giornata veramente, veramente provante in cui l'unica cosa che volevi fare era sbattersi a letto, ma hai preferito uscire, e hai fatto la scelta giusta, la felicità è quando la sera ti appoggi sul cuscino, ti infili sotto il piumone e senti piano piano gli occhi che si chiudono e non ci sono brutti pensieri a farti compagnia, la felicità è avere la quasi certezza che non salterò causa esame il concerto di Vinicio chesonoduemesichec'hoilbigliettoenonstoaspettandoaltro, la felicità è il muso di un gatto che viene a leccarti la faccia e a farti le fusa appena ti svegli, la felicità è progettare un viaggio verso volti amici e amati e pensare "come sarà bello vederti", la felicità è cantare Nutless a squarciagola come se fosse una canzoncina allegra perchè ogni tanto riesce a non farti male, la felicità è guardare sorridendo le foto di una casa colorata che diventerà il tuo nuovo nido...forse sto diventando banale, o forse, essendo io la donna dai due colori, quando le cose mi girano male vedo tutto nero, quando girano bene vedo tutto rosa...ora, non è che stia andando tutto benissimo, ma riesco a compiacermi di una giornata di sole ed è già tanto, e forse la ricompensa del karma, o la ruota che inizia a girare nel verso giusto, è alle porte no?:)


song of the day "get me" Dinosaur Jr.

venerdì 21 novembre 2008

Happiness is real....

Qualcuno mi disse che ci vuole più coraggio a restare che a partire. Non ero d'accordo. Poi è arrivato per me il momento di dimostrare se avevo lo stomaco necessario, se ero in grado di restare, a testa alta, in piedi...e mi è venuta voglia di abbassare la fronte e sedermi...Poco coraggio? Poca forza? Inizialmente la vedevo così..come una sconfitta, come un modo come un altro di gettare la spugna...ammettere di non farcela, di voler ripartire, di non restare coi piedi su questa terra di fronte al mare ma di andare oltre, più in là...poi però ho capito che non tutto era perduto, che questo tempo qui non è stato inutile, sprecato...avevo bisogno di tornare qui...avevo bisogno di riprovare il contatto con questa città, avevo bisogno di provarci, e ci ho provato, davvero, con tutta me stessa, ma non è andata bene, e non so quanta colpa ho io e quanta ne ha "lei", so solo che sono testarda, che se voglio qualcosa, e questo qualcosa è raggiungibile, me lo prendo...se non riesco ad ottenerlo il più delle volte è perchè non era fatto per me (quante storie ci sono in questa frase...), perchè i tempi non erano maturi...come al solito, volevo dire una cosa e ne ho dette mille altre...fatto sta che comunque, in questi giorni, da quando ho deciso di andare via da qui a gennaio, sono felice, mi sento serena come non mi capitava da mesi, mi vedo già proiettata nella mia nuova realtà, con le mie solite mille speranze, con milioni di sogni, con tanta voglia di rimettermi in carreggiata...e consumo il sito di trenitalia per studiare le distanze dai miei amici, e quando vedo 5 ore mi sembrano anche poche, rispetto alle 12 da qui! E penso all'indipendenza che, seppur in parte, ritroverò..una cosa ho capito qui, che non posso vivere in questa casa...che ognuno di noi ha un senso del sacrificio diverso, che non devo sentirmi una merda solo perchè non ho voglia di fare la badante e di chiudere con la vita restando qui a fare nulla, che l'affetto è una cosa ma la propria vita è un'altra, e deve avere la priorità...per un sacco di tempo rispondevo "la vita va così, che dobbiamo fare.." e invece no, la vita la puoi prendere e ribaltare, puoi anzi devi farne quello che vuoi, e forse mi pentirò di questa ennesima partenza ma in questo momento sento che è la cosa giusta...che post cagoso, vabbè, volevo solo dirvi che sono felice, tutto il resto è cagoso :)


song of the day "I'm Free" Rolling Stones

domenica 16 novembre 2008

The world has to know...

Ci sono canzoni che in determinati giorni dicono tutto quello che noi non riusciamo a dire...ci sono canzoni che a volte ci rifiutiamo di ascoltare per mesi perchè pensiamo che ci facciano male, ma poi è bello in un attimo ritrovarle, e pensare "magari tutti gli strazi del mondo avessero questa melodia"...dedicata a tutti quelli che pensano che deve esserci di più che carne e ossa, a quelli che tengono la guardia alta ma che sanno incassare bene i colpi, a quelli che preferiscono non rimettersi in gioco per non perdere ancora una volta, a quelli che hanno un sogno e sanno portarlo avanti contro tutto e tutti, a quelli che in silenzio stanno male ma ti dicono sempre "va tutto bene", a quelli che mentre vedono il cartello con la scritta Milano pensano a me, a quelli che sanno rendersi conto di aver sbagliato, a quelli che non se ne renderanno conto mai, a quelli persi e poi ritrovati, a quelli mai persi, a quelli mai ritrovati, a quelli che conosci da un mese e ti sembra di conoscere da una vita, a quelli che conosci da una vita ma che in realtà non conosci per niente, a quelli che piangono sotto la pioggia, a quelli che avevano smesso di crederci e una mattina si sono svegliati innamorati, a quelli con lo sguardo duro che sembrano non stare mai male ma che hanno cicatrici sottopelle che continuano a bruciare, a quelli che mi hanno lasciato senza una risposta, a quelli a cui non ho mai fatto neanche una domanda, a quelli a cui io devo una risposta, a quelli che non conosco e sanno farmi commuovere, a quelli che conosco e sanno farmi ridere, a quelli che sorridono da una foto, a quelli ancora capaci di non farsi cambiare, a quelli che si incazzano se gli dici grazie e scusa, a quelli che ti mancano anche se li hai scoperti tardi, a quelli che sono felici quando sei felice tu, a quelli che non dicono niente ma sai leggere bene quei silenzi, a quelli che porterò con me ovunque io vada, a tutti, ma a una persona in particolare...tu mi dedichi i disegni che fai tu, io le canzoni che scrivono gli altri, ma la musica, come la poesia, non è di chi la fa, ma di chi ne ha bisogno :-)

song of the day "Take it with me" Tom Waits


Phone's off the hook
No one knows where we are
It's a long time since I
Drank champagne
The ocean is blue
As blue as your eyes
I'm gonna take it with me
When I go

Old long since gone
Now way back when
We lived in Coney Island
Ain't no good thing
Ever dies
I'm gonna take it with me
When I go

Far far away a train
Whistle blows
Wherever you're goin
Wherever you've been
Waving good bye at the end
Of the day
You're up and you're over
And you're far away

Always for you, and
Forever yours
It felt just like the old days
We fell asleep on Beaula's porch
I'm gonna take it with me
When I go

All broken down by
The side of the road
I was never more alive or
Alone
I've worn the faces off
All the cards
I'm gonna take it with me
When I go

Children are playing
At the end of the day
Strangers are singing
On our lawn
It's got to be more
Than flesh and bone
All that you're loved
Is all you own

In a land there's a town
And in that town there's
A house
And in that house
There's a woman
And in that woman
There's a heart I love
I'm gonna take it
With me when I go
I'm gonna take it
With me when I go

mercoledì 12 novembre 2008

Ok....

Deve esserci qualche congiunzione astrale pazzesca in questi giorni...ho appena deciso di sconvolgere di nuovo del tutto la mia vita...l'anno prossimo vado a dormire il 10 novembre sera e mi sveglio il 13 :D

Undici undici

Ci sono risvegli in cui senti l'amaro in bocca, altri in cui senti il miele sulle labbra, ci sono notti in cui il tempo si ferma e altre che corrono così veloce che non riesci a starle dietro, ci sono date, giorni, numeri che per uno strano gioco del destino fanno parte della tua vita e cambiano il corso dei tuoi giorni, per sempre... Ci sono stati tanti 11 novembre, ma gli ultimi 11 hanno avuto un sapore particolare, a volte dolce, a volte aspro, ma tutti hanno un posto irrangiungibile nelle mie memorie...il primo ha dato il via, gli altri si sono presi il loro spazio..c'è stato il San Martino di 10 anni fa, una notte di baci rubati sotto un ulivo alla fioca luce di un falò che si consumava in silenzio e di un'alba che faceva capolino, c'è stato il risveglio del giorno dopo, con la testa che girava e il cuore che batteva forte per la scoperta di quelle sensazioni allora sconosciute, c'è stata la paura e poi la gioia immensa, c'è stato il rituale del festeggiamento, tutti insieme, per tanti anni, tutti insieme ma con un momento tutto mio e suo perchè era il nostro giorno, e poi dopo 7 anni c'è stato un altro risveglio, all'alba, con la valigia pronta e un biglietto di sola andata per Milano, col cuore che batteva ancora più forte forse, con una città e un pezzo di vita che dal treno vedevo allontanarsi sempre più fino a scomparire, ma solo dagli occhi, mai dal cuore...e poi il San Martino di 2 anni fa, col cuore davvero impazzito, con le mani e le gambe che tremavano sulle gradinate di uno stadio mentre vedevo avvicinarsi lui, lui che dopo qualche minuto si allontanava e scompariva, ma solo dagli occhi, mai dal cuore, e la sera a casa di Anto a bere primitivo e mangiare castagne e a pensare che andava benissimo così, che ero felice di avere quegli amici al mio fianco quella sera, e poi quello dell'anno scorso, prima a Viadana, dove ho ri-conosciuto Lara (:D) e ho brindato con alcune delle persone più importanti della mia vita,e poi a Milano da Anto con la Lory, che ieri ho sentito felice come finalmente meritava di essere...ieri era San Martino, l'ennesimo, e chissà perchè la testa si è messa a pensare a tutti quelli che avrei voluto avere affianco ieri..chissà perchè pensiamo sempre a chi non ci ha voluto e quasi mai a chi non abbiamo voluto noi, chissà perchè le persone, quando tornano, sembra che non se ne siano mai andate, chissà perchè ci sono certi autunni che sono più primavera di aprile, chissà perchè quando ti allontani dalle persone che ami ti rendi conto di quanto tempo hai sprecato lontano da loro, sarà l'assenza che mi innamora, come m'innamorò..., sarà che abbiamo preso un sacco di treni ma non ci rendiamo conto di quanti ne abbiamo persi..sarà che quest'estate di San Martino ha due facce, una con l'amaro in bocca e una col miele sulle labbra, senza una ragione particolare, perchè i ricordi, per tenerli vivi, basta tirarli fuori dal cassetto ogni tanto, spolverarli e rimetterli dov'erano, sempre, nel passato, perchè è quello il loro posto, ma non il mio...


song of the day "nothing lasts forever" echo & the bunnymen

domenica 9 novembre 2008

Tu, lei, voi.

Non è sempre facile capire come ci si deve rivolgere a qualcuno con cui si parla per la prima volta...vieni influenzato dall'età di chi hai di fronte, dal suo "grado", dalla formalità o meno dell'incontro..per questo il mio capo l'altro giorno si è rivolto a me con tutti i pronomi possibili e immaginabili...io sorridevo, dentro e fuori, e pensavo che questa scena era un pò ridicola e allo stesso tempo sorridevo perchè una scena così, seria nonostante le apparenze, non mi capitava da mesi ormai..io lì, seduta, vestita di tutto punto, a parlare delle solite noiosissime cose di cui si parla a un colloquio di lavoro, e lui di fronte a me, vestito di tutto punto, a dirmi le solite, noiosissime palle che si dicono a un colloquio di lavoro...quando è finito questo valzer del luogo comune, ci siamo stretti la mano, ci siamo detti "benvenuta", "grazie", mi sono rotolata fuori dalla stanza alla velocità della luce...sto diventando troppo vecchia per sopportare certi stati ansiosi... :)
Non so neanche quanto possa asserire di avere un lavoro visto che per ora pecunia non ne vedo e non ne vedrò per un pò...però avere un impegno, gestibile sì ma comunque quotidiano, aver qualcosa "da studiare", pensare a cosa dire ai clienti, cosa proporre, essere ormai alle strette (mi serve una macchina, e subito), tutte queste cose, non so, non vi nego che mi "suonano" stranissime..e il fatto che tutto ciò sia arrivato proprio in un momento in cui mi stavo quasi rassegnando al fatto che le cose dovevano andare così(ossia male...)... bizzaria della vita, ennesima beffa che ti fa sorridere amaramente...quante volte diciamo che le cose succedono e arrivano quando smettiamo di cercarle? quante volte ci imponiamo di smettere di vivere alla disperata ricerca o attesa di qualcosa perchè così influenziamo negativamente il suo arrivo? possiamo ripetercelo all'infinito, ma staremo sempre lì, pensanti, a cercare di scovare il metodo per far sì che le cose vadano come vogliamo noi...i piccoli passi, le piccole cose, quelle che da qualche mese dicevo agli altri e a me stessa...è tutto un nodo di incroci, se inizia ad andare bene una cosa piano piano iniziano ad andare bene le altre...ora il lavoro (per la cronaca, consulente assicurativo, non ne so nulla ma da quel che ho visto nella prima settimana di pratica è più interessante di quanto pensassi, e poi in questi tempi di magra sarei un'ingrata a lamentarmi se non posso fare la lanciatrice professionista di coriandoli ma mi tocca invece fare un lavoro che organizzo io coi miei orari, con la mia macchina, in cui non ho quasi il dovere di passare in ufficio ma posso vedermela anche da casa studiando le pratiche e il materiale, devo dare conto fondamentalmente a me per la mia busta paga e l'ambiente è comunque giovanile e interessante...insomma, poteva andare peggio no?), di conseguenza la benedetta macchina, poi la casa (anche se "purtroppo" l'ufficio è dietro casa dei miei e la zona che mi verrà assegnata è qui vicino, ma è vicino anche alla città volendo..) e già sarei praticamente "a posto" ... poi tutto si vedrà col tempo, devo ancora entrare bene nell'ottica di tutto, ma posso ritenermi soddisfatta, da qualche parte dovevo iniziare no? e comunque questo post è per ringraziare tutti voi per il sostegno...grazie di cuore, davvero....



song of the day "finest worksong" R.E.M. :D