giovedì 31 gennaio 2008

E l'albero fu....

Post di crescita autostima...ieri, durante la lezione di yoga, quando Rino ha iniziato a dire "ora facciamo una posizione importante per l'equilibrio", ho capito che stava arrivando il momento del mio incubo...l'albero..una posizione apparentemente innocua, sembra facile a vedersi ma avendo io uno scarsissimo equilibrio dovuto ai miei tendini scricchiolanti e alle caviglie che se ne vanno per fatti loro, per me è impossibile...l'ho provata un sacco di volte ma più che un albero sembro un palazzo che crolla per implosione...fatto sta che mentre veniva spiegata la posizione ai nuovi e io cercavo di concentrarmi piantando bene i piedi per terra, Rino ha detto che l'equilibrio non era solo esterno ma anche interno e che trovare il modo di "star su" facendo l'albero era anche una reazione di ciò che abbiamo dentro..al che ho detto "buonanotte, non mi verrà mai bene"...e invece...con mia somma sorpresa, dopo mesi di prove, mi son venuti 2 alberi perfetti...tra l'altro, quando una posizione ti riesce bene, la sensazione di aver raggiunto una piccola fetta di perfezione è stupenda...sono stata felicissima, nell'ora e mezza di massacro a cui siamo stati sottoposti ieri mi è venuto praticamente tutto bene (tranne una nuova torsione assurda che secondo me non ho proprio capito perchè non ero neanche lontanamente vicina al risultato finale..)..che qualcosa stia finalmente cambiando? Sono piuttosto a pezzi a causa di 5 minuti abbondanti in candela e di un'altra posizione in cui bisognava poggiare il gomito destro sul ginocchio sinistro tenendo il piede destro sollevato con la mano sinistra o una roba simile.. ma mi sento leggera oggi..e quasi serena...

6 commenti:

Orso ha detto...

finalmente sta uscendo la leggiadra betulla che è in te... speriamo finita la fase salice (piangente), tuttavia prima di diventare una solida quercia hai ancora un po' di strada da fare... se vuoi anche io vado da quella parte...

;)

djlara ha detto...

Resto tra gli alberi
verso l'interno
lontana dagli altri
con una rosa al polso
ci sono luoghi muti, luoghi fermi
dove annusi lo spazio eterno
io sono un nido sui rami d'inverno

sono visibile
chiaro e pulsante
un cuore esposto
sono una gioia infinita e urlante
sono un brivido esteso all'universo
che rimane fermo
sono un nido sui rami d'inverno

percepisco le foglie cadere
toccare il terreno
guardo i fumi bianchi densi come il marmo
sospesi nel buio

resto tra gli alberi
di un'altra stagione
seguo i movimenti celesti dietro ai segnali
di ali aperte che spostano l'aria in cielo

nei giorni di freddo
la luce attraversa i campi
niente è nascosto
solo linee precise su fondi bianchi
io conto le piume rimaste
che fanno di me un ventre materno
sono un nido sui rami d'inverno

percepisco le foglie cadere
toccare il terreno
guardo i fumi bianchi densi come il marmo
sospesi nel buio

Anonimo ha detto...

però l'albero più bello è la robbbinia e quello lo eri già, equilibrio o non equilbrio

Anonimo ha detto...

Anche noi cani abbiamo una posizione yoga chiamata dell'albero.

E'bellissima, quando la pratichi ti rilassi in maniera incredibile, soprattutto se il tuo padrone ti ha lasciato tutto il giorno in casa...

Anonimo ha detto...

Sarà la primavera ma a me sono sovvenute un sacco di camionistiche considerazioni che ti risparmio. Oltre 5 minuti di candela .... senza muro di appoggio è quasi da Sidney Rome...

robbby ha detto...

@ orso: per diventare una quercia forte c'è bisogno di solide radici...in certi casi si chiamano amici, e per fortuna ci sono le radici come te..:)
@ cane: come tu ben sai ci sono delle posizioni yoga destinate a te...il cane che ulula alla luna, cane a testa in giù, a testa in su...cane che piscia contro albero ancora non l'ho fatta...ti saprò dire...
@ lara: benvenute ( a te e a cristina donà)!
@ pacus: sei sempre troppo dolce..grazie..
@ maxam : esprimiti liberamente...anche se ho il sospetto di aver già capito...:)