lunedì 2 febbraio 2009

El scioco del rugbi

Ci sono pittori che si commuovono davanti a un quadro. Ci sono scrittori che hanno i brividi davanti alla copertina di un libro. Ci sono attori che si incantano davanti alla locandina di un film.
Io non so fare nulla di tutto ciò...ma riconosco le stesse sensazioni, le stesse emozioni, la stessa gioia pura..io provo tutto questo davanti a una palla ovale.
Il rugby. E' entrato nella mia vita in modo bizzarro, quando per errore...in Romania mi sono poggiata su un mucchio di mattoni che all'improvviso si è mosso. Era una macchina da mischia, e io sono passata dal terrore alla curiosità in un attimo...sapevo cos'era il rugby, e guardavo anche le partite in tv, ma sapevo solo che la palla si passa all'indietro e che quando schiacci la palla oltre l'ultima linea hai fatto meta...mai, in quel giorno di maggio, avrei immaginato che il rugby è molto di più, e che mi avrebbe dato così tanto..
Primo appuntamento dell'anno, partita dei muccati di rugby.it a Recco, nella mia amata Liguria che da troppo tempo stavo trascurando...e per la prima volta, dopo lunghissimi mesi, avrei incontrato quelli che continuiamo a chiamare "i sitaroli" ma che rappresentano molto di più, che sono Amici con la maiuscola e il grassetto, che nonostante la distanza ho sempre sentito vicino, chi più chi meno, era la prima volta che rivedevo qualcuno senza le distanze colmabili di un litigio, era la mia prima partita dopo un tempo interminabile...e mi sono ritrovata davanti alla club house del Recco emozionata, col cuore a mille e le gambe che mi tremavano, mentre da lontano vedevo l'allegra mandria del rugby avvicinarsi, coi borsoni, le bottiglie, i sorrisi di chi sa che sta per affrontare una giornata bella come poche, una giornata che nonostante la pioggia, il freddo, le botte (per chi era in campo) sarebbe stata ricordata con una gioia negli occhi e nel cuore che sarebbe durata a lungo, che ti avrebbe fatto compagnia fino al prossimo incontro...
E' difficile spiegare il mondo del rugby ai non addetti ai lavori...è impossibile far capire come ci si sente dopo il week end di giugno a Bologna a chi non c'era...non ci sono parole per spiegare l'incredibile fratellanza che si riesce a vivere con queste persone conosciute un po' per caso e che poi sono diventate i pezzi fondamentali del puzzle della tua vita...io ho avuto una sensazione forte e chiara al primo dei numerosissimi brindisi di sabato scorso...che quello era il mio posto, che non volevo essere da nessuna altra parte nel mondo, con nessun altro...quello è il mio mondo, l'ho scelto io o mi ha scelto lui, non importa, ma di tutte le cose che ho cambiato nella mia vita negli ultimi anni, il rugby è rimasto il punto fermo, è rimasto il faro, è rimasto il rifugio in cui andare ogni volta, quando le cose andavano bene o andavano male, con qualunque tempo, atmosferico e no, la grande famiglia del rugby mi ha sempre accolto a braccia aperte, con un sorriso sulle labbra e con un bicchiere di birra in mano..e basta così poco per sentirsi a casa...io non ho un posto nel mondo, non riesco a pensare un posto che sia davvero casa mia, sono ancora alla ricerca del luogo in cui fermarmi, se mai mi fermerò, ma sapere che c'è sempre un campo da rugby, una club house e degli amici speciali ad aspettarmi mi fa sentire bene ovunque...grazie di tutto, grazie per avermi aspettato, grazie per esserci stati, grazie dei sorrisi e delle parole, grazie di esistere davvero....ci vediamo tra poco a Roma :-)


song of the day "canzone del 6 nazioni" ... qualcuno sa il perchè :D

8 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie a te Robby

Anonimo ha detto...

...e poi i giocatori di rugby sono anche dei gran bei pezzi di manzo ;-)

Orso ha detto...

a dire il vero a me manca un po' una cosa... il tuo sorriso ed quel lampo tra eccitazione e paura che hanno i tuoi occhi quando ti si alza in touche... bisognerà porvi rimedio, a breve termine... ;)

Anonimo ha detto...

lillo...ecchennno? :D
orso...io sono pronta....:-)

Anonimo ha detto...

el scioco...non so chi tu sia ma..grazie del grazie :D

Anonimo ha detto...

..che tenera! :-)

Ah, per la touche : Orso lancia, è aperto il concorso per gli alzatori ;-)

Anonimo ha detto...

Non è che capiti spesso di alzare 2 belle gambe depilate...proporrei una mise da tennista per la Robbby ... diventerebbe una touche al rallentatore con un fermo immagine talmente lungo sulla presa che il Brò tallonatore avrebbe anche il tempo di prendere posizione e ad accompagnare a terra "alzata con pugno"

Anonimo ha detto...

ed a recco mancava anche l'ala sabauda... pensa te!