mercoledì 30 aprile 2008

Impressioni....

Capita, a volte, mentre ti prepari la cena, sorseggi vino, fumi l'emmesima sigaretta, ti rilassi essendo grata per il giorno festivo che domani ti vedrà spalmata a letto in totale stato di "off", di fare un annoiato zapping col telecomando della tv accesa quasi per caso, e di sentire una canzone che pensavi essere stata dimenticata, ma che riconosci dalla prima nota, e che ti fa restare imbambolata lì a cantarla a labbra socchiuse, quasi incantata davanti al fatto di ricordarti tutte le parole......Ci sono canzoni che non si dimenticano mai, canzoni che hai legato a momenti particolari della tua vita, quando ti facevi 100 km (o 450) per andare a sentire un concerto, quando non avevi la sveglia la mattina, quando a 1 settimana da un esame scoprivi di aver dimenticato di "guardare" le 400 pagine di dispense in inglese del '600 lasciate dal professore in segreteria, quando l'orologio non lo guardavi per giorni interi e le cene duravano fino alla colazione del giorno dopo compresa...poi quei tempi passano, e ti ritrovi a 1000 km dalla tua famiglia, dai tuoi amici, dalle tue abitudini da studentessa, finalmente (o sfortunatamente) laureata, senza più scuse, con qualcosa dal nome tipo "futuro" da prendere in mano e gestire per la prima volta totalmente da sola...e decidi, quando le poche certezze che hai crollano di colpo, di partire, di ricominciare da qualche altra parte, e fai una scelta casuale, sfidando i luoghi comuni e pensando in termini economici, decidi di andartene da sola, con uno zaino da trekking, a provare a far qualcosa, a fare mille colloqui e consegnare duemila cv, e alla domanda "cosa vuoi fare da grande?" la risposta non c'è, ma pensi di scoprirla a breve, e questo a breve non arriva mai....e a volte ti senti persa, a volte ti senti sola, a volte ti chiedi se hai fatto la scelta giusta, e a volte, nei momenti morti del lavoro, cerchi qui e lì su internet di fare amicizia con quella grande città che chissà per quale motivo hai scelto...e cerchi un posto dove, il sabato successivo, poter vedere una partita di rugby, del 6 nazioni, perchè quel we i tuoi amici, ai quali cercavi di imporre quello strano sport che "ma non è calcio, ma che fanno, ma si menano davvero??" sono fuori città...e mentre cerchi quel pub, dove sai già che difficilmente andrai, perchè sei timida e non esci da sola per andare in un pub, maledetta timidezza, che forse è colpa sua se qui non conosci ancora quasi nessuno, finisci su un sito che conoscevi, scopri una chat dove scopri di poter entrare, e timidamente chiedi "conoscete un pub a milano dove vedere italia-scozia?"..e la risposta che ottieni, in coro, da perfetti sconosciuti, è "ma vieni a roma a vederla con noi!!!!"..e sorridi, davanti a questi folli che "ma chi siete??"..e dopo qualche ora ti ritrovi a camminare sulla strada di casa e pensi "però sarebbe bello..."...e visto che tanto razionale e normale non sei stata mai decidi di andare, vai in stazione a fare il biglietto per un viaggio strano, per incontrare gente mai vista prima, per vedere finalmente dal vivo quello che per anni hai visto in tv, con tanta emozione e un pò di paura che la fottuta timidezza ti blocchi ancora...invece, il 18 marzo 2006 ti trovi a Roma in mezzo a persone sfiorate e sconosciute che un giorno chiamerai amici, di fronte a te in piazza del popolo vedi un gruppo di ragazzi vestiti in gialloblu e non immagini che un giorno quello con le basette e la coppola diventerà il tuo autista-papero-traslocatore-amicodelcuore, che quella biondina col fidanzatone diventerà uno dei tuoi punti di riferimento e che condividerai con lei apprezzamenti manzistici e indimenticabili serate col mare di Zena come panorama, non sai che la tua omonima con il tacco 12 ("ma come fa???") diventerà colei che ti aprirà casa sua e il suo cuore e che nonostante qualche incidente di percorso resterà una delle più belle persone mai incontrate..e da lì tutto è diventato storia, da lì ci sono state mille roma, mille genova, mille bologna, mille parma, mille torino, mille verona, mille valdagno, mille rovigo, mille venezia, e scusate se dimentico qualcosa, ma dimentico solo di scriverlo, ma non le dimenticherò mai, perchè quello che in questi 2 anni avete rappresentato per me non si può scrivere in un blog, perchè il senso quasi di colpa che sento verso me stessa e un pò anche verso voi ad andarmene a 1000 km da qui, ora che rifaccio il percorso inverso di 3 anni fa, con la stessa senzazione di ritrovarmi lontana dalla mia famiglia, dai miei amici, dalle mie abitudini, dai we improvvisati e da quelli preparati con tante attenzioni, da quelle persone che nolente o volente sono diventati la mia vita, che scandiscono il ritmo delle mie giornate e che trovano sempre le parole giuste da dire nel momento giusto nel posto giusto...quello che provo per voi non si può raccontare......tornando al titolo, la canzone era "impressioni di settembre" e mai come ora me la sento mia, ora che ancora "respiro la nebbia, penso a te", e quel "te" siete tutti voi, e questa fottuta nebbia un giorno mi mancherà, ma anche quando non la vedrò, quando davanti a me avrò quel mare che chissà perchè come ha detto qualcuno manca così tanto a chi è nato tra le onde e tra le onde continua a vivere, io penserò a voi...credetemi, sono commossa alla fine di questo post marea, ho le lacrime agli occhi perchè sento che mi mancherete come l'aria, perchè maledizione non passa momento che non mi chieda come farò senza di voi, ma so che mi sarete vicini, anche lontani, e la canzone del giorno non può che essere questa...non concludo, perchè tutti voi sapete cosa vi direi...



song of the day "stay (faraway, so close!)"

venerdì 25 aprile 2008

Dare, avere.

Nel lavoro che sto facendo adesso, la differenza tra dare ed avere è il fulcro di tutto...quando muovi cifre vorticose a 6 zeri, 10 cents di dare od avere sono tutto...inizialmente dicevo "che sarà mai, mando tutto a pareggio" e invece no, quei piccoli apparentemente insignificanti soldini servono a tenere in piedi l'equilibrio dei delicati movimenti contabili che intercorrono tra noi e i clienti...
Io non sono fatta per questo lavoro...
I centesimi per me contano, contano tanto, ma fanno parte di un contesto unico, non devo confrontarli ai milioni che non ho, li gestisco perchè sono loro il mio piccolo mondo...
Il mio piccolo mondo sta per cambiare....
Dare, avere....alla fine del mese si fa il bilancio...improrogabile, il 30 o il 31, deve essere lì, consegnato con tutti i dettagli, con una crocetta verde o rossa....io i bilanci li faccio quando gli allarmi dentro di me suonano nel mezzo della notte e mi fanno passare ore a fissare l'orario proiettato sul soffitto, quando sento di non sopportare nessuno perchè non sopporto me stessa (cit.tatinica.. :D), quando mi chiedo, nel bel mezzo di una piazza a Roma, circondata da amici e piena di alcool "ma che sto facendo?", quando a pochi giorni dal 29esimo compleanno, alla domanda ciclicamente autoimposta "sei felice?", a cui nonostante tutto ho praticamente sempre risposto "sì", rispondo "no", quando ti rendi conto che la vita che stai facendo non ti piace, e quando senti che arriva il momento di prendere una di quelle decisioni eclatanti, a metà tra il razionale e l'impeto di follia, una di quelle decisioni con strascichi pesanti, per te e per chi ti sta intorno, una di quelle decisioni che continuano a tenerti sveglia a fissare l'orario sul soffitto la notte, ma che ti danno la sensazione di avere un peso in meno sul cuore...
Mesi fa, davanti alla prospettiva di tornare a casa, mi veniva l'ulcera...davanti all'idea di "crescere", di tentare l'avventura dell'imprenditoria, di tornare ad affrontare vecchi fantasmi e nemici spesso invisibili che 3 anni fa avevo deciso di cercare di dimenticare, mi sentivo stringere lo stomaco...ora le cose sono cambiate...ora la mia ulcera ha un tatuaggio con la madonnina e il duomo, e con la P allungata...ora mi sento pronta a crescere, a fare il salto, a sfidare la sorte....sarà difficile, sarà difficile affrontare il distacco dalla mia seconda famiglia, dalle mie sorelline minori, da tutti gli amici incontrati per caso e diventati importanti, dalle abitudini, dai posti che ho imparato ad amare, dai week end fuori porta a guardare partite di rugby e mangiare bere ridere cianciare fino a notte, sarà difficile, ma è una sfida che è arrivato il momento di affrontare.....
Me ne torno a casa, a provare a correggere la fortuna, a trovare un angolino di pace, a creare un piccolo paradiso con vista mare, portando con me, dentro di me, tutti quelli che mi hanno aiutato e amato in questi anni, quelli che sono il mio buongiorno e la mia buonanotte, quelli con cui ho condiviso momenti radiosi e oscuri...vi voglio bene, e non ve lo dico per retorica....e per quanto vogliate restare attaccati alle vostre casette padane, sappiate che una parte di voi si trasferirà presto in Terronia!


song of the day "camera a sud" vinicio